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Il Collettivo Valarioti: Preoccupa l'astensionismo alle elezioni, serve rigenerare la democrazia

Il Collettivo Valarioti: Preoccupa l’astensionismo alle elezioni, serve rigenerare la democrazia

Alle elezioni europee in Calabria solo il 40,31% si è recato alle urne. È l’allarme lanciato dal Collettivo Valarioti, analizzando il dato preoccupante dell’astensionismo registrato non solo a livello nazionale, ma soprattutto regionale. Un problema legato soprattutto «alle dinamiche demografiche: La Calabria ha perso 162mila giovani negli ultimi 20 anni (dati Istat), solo dal 2020 ben 55.960 residenti l’hanno lasciata per andare altrove. Contemporaneamente, sono aumentati i fuorisede: sono 7 ogni 1000 residenti calabresi che si spostano in altra regione per motivi di studio o lavoro, un vero e proprio record».

«È evidente, dunque – ha detto il Collettivo – che una regione che voglia trovare un nuovo slancio non può fare a meno di porsi con ossessione il nodo della partecipazione a più livelli di tutti coloro che si trovano a distanza per periodi più o meno lunghi, puntando ad abbattere, per prima cosa, ogni barriera che possa frapporsi tra i cittadini e le urne».

«Il voto ai fuorisede non è che la punta dell’iceberg di una battaglia di rigenerazione della democrazia e la sperimentazione – ha detto il Collettivo –, per la prima volta allargata ai soli studenti (500 mila in Italia rispetto alla platea complessiva dei 5 milioni di cittadini in mobilità), deve diventare al più presto legge dello Stato che includa ogni competizione elettorale, dalle europee fino alle amministrative».

«Su questi temi è necessario che le forze partitiche si riconoscano in modo trasversale e che lavorino al di là degli interessi di parte, con gli occhi puntati, fin da ora, sulle elezioni regionali 2026», ha evidenziato il think tank, sottolineando come «in un momento in cui il Governo italiano spinge sul disegno dell’autonomia differenziata, nonostante i palesi e nefasti effetti che questa avrà sulla coesione nazionale, la strada verso un’idea di sviluppo europeo per il Sud Italia, di una sua proiezione nel Mediterraneo e nel rapporto con i Balcani occidentali è l’unica percorribile perché il Mezzogiorno rimanga agganciato ai trend di crescita del vecchio continente».

Per il Collettivo, dunque, «rispetto al dato di partecipazione del 44,36% del 2021, bisogna avere il coraggio di porsi una sfida chiara: riportare al voto più della metà degli aventi diritto». (rcz)