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Consulta dei Calabresi, Giovanni Greco nuovo delegato

Consulta dei Calabresi, Giovanni Greco nuovo delegato

Ha impiegato un po’ il Presidente Roberto Occhiuto a riprendere in mano la Consulta dei Calabresi nel mondo, un organo regionale previsto da un’apposita legge che ha compiti consultivi e rappresentativi per le comunità dei calabresi sparsi in ogni angolo della terra.

Meglio tardi che mai, recita un proverbio, e dopo una lunga e inspiegabile  latenza, può ripartire la Consulta che deve ancora nominare il suo Consiglio direttivo e il vicepresidente, per poter avviare la sua attività.

La Consulta – è bene ricordarlo – se utilizzata adeguatamente e con la necessaria dotazione finanziaria, può diventare uno strumento operativo di grande respiro per la Regione, purché si diano le necessarie risorse per iniziative non solo di promozione, ma anche di interscambio culturale e commerciale tra la Calabria e i suoi tanti figli lontani. Occorrerebbe sganciarla dal Dipartimento Emigrazione (che ha poche risorse) e aggregarla a quello dell’Internazionalizzazione, dove la disponibilità finanziaria è molto ampia e potrebbe garantire un ottimo lavoro per i consultori (che operano – è bene ricordarlo – a titolo gratuito).

Questo rilancio della Consulta parte con la nomina da parte del presidente Occhiuto del nuovo delegato che è l’ex sindaco di Castrolibero, Giovanni Greco.

Una nomina importante che va nella direzione della competenza, in questo caso, rappresentata da una personalità di spicco e dal grande spessore politico visto la sua esperienza decennale come amministrarore di un territorio storico come Castrolibero.

E, nella giornata di ieri, si è tenuto il primo incontro tra Giovanni Greco, l’avv. Annalisa Mazzei, funzionario della Regione nella veste di segretario della Consulta e Tommaso Calabrò, direttore generale.

Una riunione iniziale per far ripartire i lavori della Consulta e dare un rinnovato entusiasmo vitale ai calabresi nel mondo e offrire finalmente delle politiche attive che riescano ad essere concretamente efficienti.

La Regione si avvale della Consulta dei calabresi nel mondo – un organo consultivo e propositivo – per incrementare e valorizzare le iniziative volte a rafforzare i legami con la diaspora calabrese.

Sono più di sette milioni i calabresi presenti nei vari continenti e che sono, a conti fatti, un patrimonio da preservare e valorizzare con estrema forza, basti pensare a coloro che sono riusciti ad avere ruoli importanti nelle istituzioni e nelle professioni: essi sono lo specchio più reale dell’elevata competenza proveniente dal Mezzogiorno italiano.

A Giovanni Greco va quindi il compito di dare ancora più valenza ad un ruolo di primaria importanza nei rapporti fra Calabria e calabresi; fra dinamiche contemporanee e risvolti futuri. La Regione nel suo ruolo istituzionale, riconosce ai calabresi nel mondo un ruolo di fondamentale importanza, in particolare, nel processo di internazionalizzazione della Calabria e, pertanto, risulta necessario che i lavori della Consulta siano seguiti con la dovuta continuità. Una sorta di elemento imprescindibile per le riunioni che verranno e gli obiettivi da conseguire.

Grande soddisfazione è stata espressa da Giovanni Greco: «Nel ringraziare il Presidente Occhiuto per la fiducia riposta nei miei confronti, mi auguro che in un momento così delicato in termini di stabilità e crescita del tessuto sociale, oltre che di grandi cambiamenti, si possa promuovere e rinsaldare il prezioso patrimonio di legami e di unità di cui la Consulta dei Calabresi nel mondo può diventare ambasciatrice. Allo stesso tempo, attraverso un laboratorio permanente di idee, costruire ponti tra comunità e generazioni per trasmettere il bagaglio di valori che a noi è stato donato come bene prezioso da custodire. (rcz)