Domani, a Cosenza, le osterie del quartiere apriranno le loro porte per una Cena di Strada, un incontro conviviale aperto a tutti.
L’evento rientra nell’ambito di Cosmo – Cosenza MicroMondi, il progetto coordinato da La Rivoluzione delle Seppie e previsto dal programma Agenda Urbana del Comune di Cosenza, nato con l’obiettivo di rigenerare e creare valore attorno ai quartieri del centro storico di Cosenza, presenta una nuova grande festa nel quartiere dei Rivocati.
La Cena di Strada è un evento che abbraccia tutto il quartiere, con le osterie e le realtà locali che collaborano insieme. La Cena di Strada avrà un vero e proprio allestimento dal nome “Prova (1) di una festa”, firmato da Post Disaster, collettivo che concentra la propria ricerca nel sud del Mediterraneo, con l’obiettivo di generare operazioni di confronto per una riappropriazione critica dell’identità di luoghi e comunità. “Prova (1) di una festa” mette in scena un rituale collettivo nello spazio pubblico attraverso un’installazione realizzata con elementi modulari e provvisori. L’intervento utilizza il linguaggio del cantiere edile per denunciare l’intenzione di una costruzione: non dell’architettura fisica ma di un sistema di relazioni.
«Prova (1) di una festa” agisce come un’interferenza scenografica nello spazio del quotidiano per generare un episodio eccezionale (la festa). Ispirata alla tensione tra reale ed effimero, esplora dinamiche di immaginazione collettiva attraverso la lente di una prova teatrale in continua evoluzione», hanno spiegato i membri del collettivo Post Disaster.ì
Durante la serata è in programma anche la presentazione del Segno dei Rivocati, il simbolo che è stato scelto come identificativo del quartiere, realizzato insieme agli studenti del Liceo Lucrezia della Valle durante i laboratori tenutisi nello scorso mese di maggio in collaborazione con VNMS1926 e Lanificio Leo. Saranno presentati le sciarpe e i gagliardetti con il Segno dei Rivocati, che dai prossimi giorni sarà possibile pre-ordinare online. Il Segno contiene al suo interno quattro elementi: l’antenna, segno del moderno sull’antichità, che svetta e “squarcia” il panorama del quartiere, rivelandone la doppia natura; i palazzi, simbolo di una presenza permanente degli abitanti, uno “skyline” in cui quelli più alti e più nuovi si mimetizzano con quelli più vecchi sventrati dalle bombe del 1943; il ponte Mario Martire, punto di passaggio con il centro storico, simbolo di incontro e segno di come il quartiere stesso sia il baluardo dell’incrocio tra città vecchia e nuovo centro urbano; il fiume Crati, che divide la città dal quartiere, contribuendo a renderlo uno spazio di transito e commercio.
A completare l’evento ci sarà anche la musica, dalle 21, con i live di Reevocati, nuovo collettivo autoctono, Kiave, uno degli artisti hip-hop più influenti per la scena italiana e cosentina e il dj-set di Dj Kerò.