I consiglieri comunali di centrodestra di Reggio, Federico Milia, Antonino Maiolino, Roberto Vizzari, Giuseppe De Biasi, Armando Neri, Antonino Caridi, Mario Cardia, Massimo Ripepi, Guido Rulli e Demetrio Marino, hanno definito una scelta «senza senso» la decisione dell’Amministrazione comunale di istituire, in via sperimentale, il senso unico di marcia sulla via Andiloro a Spirito Santo, salvo poi revocarla “per riscontrate criticità, in attesa di soluzioni più idonee”.
«Siamo di fronte all’ennesima incapacità di gestione delle problematiche di quest’Amministrazione – hanno detto –. Una sperimentazione, quella di via Andiloro, che ha generato solo confusione: il senso unico di marcia, che prosegue fino alla Chiesa di Spirito Santo, proprio dove confluiscono la via Andiloro e la via Sant’Anna II tronco, in prossimità della scuola primaria, anziché migliorare la viabilità, ha contribuito a confondere ancora di più chi si è trovato a transitare in questi giorni in quel tratto, con attese di oltre 40 minuti, nonostante la presenza degli agenti della polizia locale».
«E poco importa a quest’Amministrazione se, a suon di sperimentazioni improvvisate e per la soddisfazione dei capricci di qualcuno – hanno proseguito – si continuano a sprecare soldi pubblici, attraverso, per esempio, la realizzazione di nuove segnaletiche orizzontali sull’ asfalto che, di fatto, sono risultate inutili nella risoluzione del caso specifico, e risulterebbero invece indispensabili in altre zone della città, come la via marina, dove le strisce pedonali sbiadite, e ormai invisibili, potrebbero causare serie conseguenze ai pedoni».
«Una decisione insensata – hanno concluso – a cui ora si cerca di porre rimedio facendo appello al principio della collaborazione con i residenti e con gli esercenti delle attività commerciali della zona: un principio da rispolverare all’occorrenza, allorquando serva a celare le scelte scellerate di un’Amministrazione che, nonostante gli slogan, dimostra ogni giorno alla città di non saper operare per garantire il benessere dei cittadini». (rrc)