Nei giorni scorsi, a Rende, la sezione calabrese dell’Unione Nazionale Ufficiale in Congedo d’Italia, ha organizzato un convegno dal titolo Dal voto alle donne alle donne in uniforme.
Un convegno, voluto fortemente dall’UNUCI Calabria, presieduta dal generale Giovanni De Luca, che ha visto coinvolti i ragazzi delle quinte classi dell’Istituto d’Istruzione Superiore ITE “V. Cosentino” di Rende.
L’incontro è stato accolto con grande benevolenza da parte della dirigente scolastica, la prof.ssa Brunella Baratta, che lo ha ritenuto «una preziosissima occasione di esperienza formativa di orientamento in uscita verso le Forze Armate che invita a non pensare ad uno specifico compito solo perché associato ad uno specifico sesso. Un traguardo che noi docenti abbiamo il dovere di perseguire come direttiva formativa per lo sviluppo di valori».
«Le donne – ha dichiarato Giulia Fresca, l’ingegnere e giornalista Giulia Fresca che ha coordinato e moderato il convegno – hanno saputo conquistare ruoli importanti senza aver bisogno di quote o di spazi ad esse dedicate, eppure siamo ancora fortemente in ritardo rispetto agli Stati Occidentali in merito al riconoscimento di molti valori ed all’accesso a tante cariche soprattutto dello Stato. Nessuna Presidente della Repubblica, né del Consiglio dei Ministri o della Banca d’Italia, ma anche nessun Generale, segno che ancora c’è molto da fare ed i pregiudizi verso le donne che seguono strade considerate ancora di appannaggio maschile, sono ancora presenti nella nostra società».
L’excursus storico Dal diritto di voto alle madri costituenti è stato il tema trattato dalla prof.ssa Angela Maria Bruni, che si è soffermata su alcune figure rappresentative della storia patria. Interessante l’intervento del giudice Giliola Langher che, partendo dall’interrogativo Dall’uguaglianza formale all’uguaglianza sostanziale? ha analizzato i percorsi formativi delle donne in una società ancora indietro in termini di parità reale tra i sessi.
Tante le donne in uniforme presenti in sala, rappresentanti dell’Esercito, della Guardia di Finanza, della Polizia di Stato, della Polizia Provinciale e Comunale ma anche della Croce Rossa Italiana.
Importante la testimonianza del maresciallo dei Carabinieri Elisabetta Pisanti che, intervenendo sul tema Donna in uniforme, cosa è cambiato? ha offerto la propria esperienza personale di donna al servizio dello Stato nata da una «scelta consapevolmente decisa che – ha dichiarato il maresciallo Pisanti- non è solo una scelta lavorativa, bensì di vita. Noi non siamo né un valore in più né un valore in meno: siamo un valore imprescindibile della società. Siamo però ancora fortemente in ritardo e prima che vi sia una donna Generale dovremo aspettare il 2040».
Emozioni anche dalla Fanfara dei Bersaglieri che, magistralmente diretta dal Maestro Sergente Maggiore Francesco Malandrino, ha intonato le note dell’Inno di Mameli prima della tradizionale Marcia del Passo di Corsa.
Teresa Gaudio, Giorgia Vilardo, Marcello Trentinella, Maria Giulia Reda ed Alessia Carnevale, sono stati gli studenti che hanno posto domande sentite alle ospiti convenute evidenziando il ruolo della famiglia e della società nelle scelte delle donne.
Alla intitolazione solenne della sede dell’Unuci alla Memoria del Tenente Colonnello Rocco Vigna, medaglia al Valore Militare, ha anticipato la consegna degli attestai di Benemerenza ai convenuti a cui si sono aggiunti, per il particolare impegno, il Capitano Dario Ottolenghi e Suor Immacolata Gigliotti. (rcs)