È in corso, a Reggio, allo Spazio Open, la presentazione del libro Scioglimento degli Enti Locali per mafia di Manuela Calautti, Antonia Fabiola Chirico e Teresa Parisi.
Dopo i saluti di Franco Arcidiaco, editore Città del Sole Edizioni, e di Francesco Cuzzola, Amministratore unico Interdata Cuzzola srl, intervengono Manuela Calautti, Antonia Fabiola Chirico e Teresa Parisi. Conclude Giuseppe Falcomatà, sindaco di Reggio. Modera Anna Foti.
Il libro è edito da Città del Sole Edizioni.
Sinossi
Scopo della presente indagine, che sfugge a qualsivoglia pretesa di trattazione accademica del fenomeno in esame, è quello di fornire agli amministratori degli Enti Locali, e a chiunque sia istituzionalmente coinvolto nella gestione del Bene Pubblico, un quadro sinottico dei principali elementi sintomatici della permeabilità a tentativi di condizionamenti esterni da parte della criminalità organizzata.
I dati, frutto di un’analisi della casistica registrata sull’intero territorio nazionale nel corso dell’ultimo biennio (2017/18), sono proposti nell’ottica riassuntiva degli elementi significativi che, ai sensi dell’art. 143 Tuel, costituiscono il presupposto per l’applicazione delle misure di rigore ivi disciplinate.
Il provvedimento di scioglimento dell’Ente è inteso, per pacifica giurisprudenza amministrativa, quale strumento di tutela dell’azione amministrativa degli Enti rispetto al controllo e all’ingerenza delle organizzazioni criminali.
Lo studio approfondisce la ratio sottesa all’art.143 Tuel, siccome novellato dal c.d. dl Sicurezza convertito con legge 132/2018, che ha esteso l’ambito di applicazione della misura interdittiva dell’incandidabilità e ha introdotto, con il comma 7 bis, la nomina del Commissario ad acta.
Di talché si è analizzato il fenomeno dell’infiltrazione mafiosa, non solo sotto l’aspetto giuridico latu sensu inteso, ossia sotto l’aspetto sostanziale e processuale, ma anche e soprattutto sotto l’aspetto sociologico – territoriale.