Questa sera – e in replica sabato 26 e domenica 27 – in scena, a Villa San Giovanni, al Teatro Primo, lo spettacolo Se dici Eva con Silvana Luppino.
Lo spettacolo, di Tiziana Calabrò, e con la regia di Christian Maria Parisi è arricchito dalla voce narrante di Dimi De Delphes, ed è una produzione del Teatro Primo.
Sinossi
Non lasciatemi sola, per favore. Non lasciatemi sola a sproloquiare in teatro. Se venite, ascolterete la mia storia. Ve la racconto io. In realtà non mi rivolgerò a voi. Parlerò con una persona, ma non posso dirvi con chi. C’è ormai questa moda che non puoi spoilerare, neanche fosse il peccato originale. Avesse qualcuno spoilerato la mia vita, sarebbe stato meglio, avrei camminato su altri sentieri, perché la conoscenza non è peccato, è consapevolezza. A proposito, mi chiamo Eva e da quando ho smesso di essere bambina, ho solo fatto cazzate nella mia vita. E quelle vi voglio raccontare. Le cazzate. È colpa di questo nome. Come si fa a chiamare una figlia: “Eva”. Se dite Eva, voi a cosa pensate?
Certo non a una favola. Eppure, quante ce ne hanno raccontate. Ci hanno illusi con quel maledetto finale. Il “vissero tutti felici e contenti”. Che poi felici e contenti, che vuol dire? O sei felice, o sei contento, o ti accontenti. E neanche nelle fiabe si riesce ad accontentare tutti. Le streghe muoiono male, le matrigne non sono amate da nessuno e se fai la stronza, i corvi ti cavano gli occhi. Le donne fanno la fine peggiore. Alcune sposano persino un Principe.
Quindi che avete deciso? Venite? Non venite? Dovete pensarci? Sapete che vi dico?
Statevene a casa, statevene al sicuro dalle storie. Le storie sono pericolose, vi fanno pensare, o prendere decisioni, perché un po’ vi identificate. Magari ridete anche, o direte che sono una povera stronza che si piange addosso. Però se non sarete presenti, se non mi fate questo regalo dell’esserci, non saprete mai il finale. La fine di Eva. Sempre che ci sia, una fine. (rrc)