Questo pomeriggio, a Cetraro, alle 18.30, preso Palazzo del Trono, la lectio Corpus cartografico e trasformazione del territorio del geoarcheologo Gioacchino Lena.
L’evento dà il via a una serie di approfondimenti sulla mostra politematica Arte inedita e Antichità ritrovata, la mostra inaugurata lo scorso 16 giugno che nasce con l’obiettivo di valorizzare e promuovere il patrimonio storico e artistico del paese del medio Tirreno cosentino.
Introduce i lavori Luigi Orsino, presidente della Cooperativa Caster, ente gestore del Museo Civico. Modera la giornalista Simona De Maria.
«L’idea – ha spiegato il presidente Orsino – di proporre spazi di incontro sulle tematiche del percorso espositivo, ci è, da subito, sembrata connaturata all’essenza di una mostra in continua evoluzione. Riteniamo, infatti, che per i beni culturali esposti, molti dei quali ancora sconosciuti e inediti, sia necessaria l’analisi e la disamina degli esperti e degli studiosi che, nelle varie Sezioni di cui è costituita la mostra, hanno contributo, a vario titolo, alla realizzazione della stessa».
«Cominceremo – ha proseguito il presidente Orsino- proprio dall’approfondimento della sezione dedicata alla cartografia a stampa, che rappresenta la possibilità di conoscere l’evoluzione del nostro borgo e non solo: storicamente, Cetraro è sempre stato importante centro commerciale e culturale del Tirreno. Parliamo di carte che hanno una cronologia compresa tra il XV ed il XIX secolo: dunque un arco di tempo notevole che merita di essere analizzato».
«Siamo lieti – ha proseguito Orsino – che ad avviare questa serie di incontri sia il professore Lena. Il suo ricco bagaglio di conoscenze in merito alla geologia ed alla topografia antica del territorio, costituisce chiaramente un valore aggiunto per la mostra».
«Periodicamente – ha concluso il presidente della Caster – proporremo altri appuntamenti di approfondimento delle cinque sezioni che compongono l’iter espositivo. Inoltre, insieme ai servizi multimediali come il QR Code e l’app Casterapp, scaricabile sia da Google Play che da Apple Store, puntiamo a rendere la mostra interattiva e originale nella fruizione dei suoi contenuti». (rcs)