Il nome di Andrea Camporese, giornalista, già presidente dell’Istituto di Previdenza dei Giornalisti Italiani (Inpgi) non dice molto a chi non è addentro al mondo dell’informazione, ma l’assegnazione della cittadinanza onoraria di Cassano allo Ionio, in occasione del Premio Troccoli Magna Graecia, lo renderà popolare ai calabresi. Difatti, molto emozionato per il prestigioso riconoscimento ricevuto dai commissari prefettizi, Camporese ha parlato alla platea del Teatro comunale di Cassano manifestando la propria volontà per un impegno diretto su questo argomento in favore della comunità che lo ha adottato, ovvero il progetto di un’università calabrese contro le fake news.
«Se la libertà, l’autonomia e la qualità dell’informazione sono assi portanti della democrazia di un Paese – ha detto Camporese – lo è altrettanto la capacità dei cittadini di fruire di queste informazioni in modo corretto, libero e non inquinato. Le due cose non possono essere disgiunte. Noi oggi siamo davanti ad una crisi del giornalismo e ad un inquinamento grave e profondo e forse irreversibile delle informazioni attraverso le reti web. Le fake news hanno fatto migliaia di morti nel mondo: persone che si sono suicidate, bombe cadute a causa di notizie sbagliate, diffamazione, gente che ha perso il lavoro – continua l’analisi dell’ex caporedattore della Tgr Veneto –. Non stiamo parlando di un gioco, quindi. Ma, oltre alle fake news, esistono le deep fake news, ovvero la possibilità di fare un video con la mia faccia finta, su un corpo finto e con una sintetizzazione della mia voce che fa sembrare me anche se non lo sono. Tutto questo va in rete, mi rovina la vita ed è difficilmente rimovibile, restando lì per sempre. Questi sono temi molto gravi».
Andrea Camporese conclude il suo intervento con la promessa di un impegno diretto per la sua nuova città. «Da cittadino onorario di Cassano Ionio lancio questo messaggio, aggiungendo che io ed un gruppo di colleghi stiamo per chiudere un importante accordo con l’Università di Padova proprio sul tema delle fake news, con l’obiettivo di aprire una linea di ricerca su questo tema in ambito accademico. Appartenendo ora a questa terra di Calabria, – aggiunge – auspico che, insieme al mio amico Carlo Parisi, segretario generale aggiunto della Federazione nazionale della stampa italiana, faremo qualcosa di simile con una università calabrese e poi di tornare qui a presentare i risultati di una ricerca. Ci tengo davvero e prendo l’impegno a farlo. Come cittadino di questa comunità ritengo sia il minimo».
«Ad Andrea Camporese – ha detto Carlo Parisi – mi legano anni di amicizia e collaborazione. Ciò che ci riempie di orgoglio è che la cittadinanza onoraria sia stata promossa dalla commissione prefettizia del Comune di Cassano Ionio».
Uno spunto che dona a Parisi l’occasione di ricordare che «il sindacato calabrese e la Fnsi hanno incontrato, negli ultimi tempi, i procuratori antimafia di questa regione Gratteri e Bombardieri con i quali abbiamo stretto un rapporto di collaborazione che prosegue da quando è stata costituita la Commissione di vigilanza sui fenomeni criminali che coinvolgono i giornalisti con l’allora ministro dell’Interno Marco Minniti». Parisi ha ribadito «L’impegno in Calabria è al fianco dei giornalisti e dei cittadini perché il sindacato non difende solo i suoi iscritti, ma la qualità dell’informazione e il diritto ad essere informati senza condizionamento alcuno».
«In una terra come la Calabria – ha sottolineato il segretario aggiunto della Fnsi e segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria – questo è fondamentale. Come cittadini e come giornalisti noi siamo orgogliosi di alzare la testa contro la ‘ndrangheta e rifiutare ogni logica di condizionamento. Quando un fenomeno criminale colpisce un giornalista finisce in prima pagina, quando quotidianamente viene incendiata un’attività commerciale o l’auto di un insegnante si finisce a leggerlo in un trafiletto di un giornale. Questo non va bene. La nostra categoria è al fianco delle istituzioni, della magistratura e delle forze dell’ordine che credono nei valori di giustizia e democrazia ed è in questa direzione che va il nostro impegno». (rrm)