Roberto Andò, con Il bambino nascosto (La Nave di Teseo), Marta Barone, con Città sommersa (Bompiani), Jonathan Bazzi, con Febbre (Fandango), Giorgio Fontana, con Prima di noi (Sellerio), Igiaba Scego, con La linea del colore (Bompiani) sono i finalisti dell’edizione 2020 del Premio Sila ’49 promosso dalla Fondazione Sila, guidata da Enzo Paolini.
La cinquina è stata selezionata dalla giuria tecnica, presieduta da Amedeo Di Maio, da una rosa di dieci titoli che, dai primi di settembre – prima in presenza e poi online – sono stati presentati al pubblico.
«Non abbiamo voluto interrompere – ha dichiarato il presidente Paolini – il flusso delle idee, delle suggestioni e dei sentimenti contenuti nei libri: sono le uniche armi che ci consentiranno di superare questo momento drammatico. D’altra parte, i libri servono proprio a questo, a darci strumenti di forza sociale per migliorare il mondo in cui viviamo. Per questo non ci siamo fermati, perché ora più che mai abbiamo bisogno di questo».
«Grazie ai ragazzi, agli insegnanti e ai dirigenti – ha concluso – per aver contribuito a definire questa cinquina con i voti e le belle recensioni. È stato importante per noi capire anche le preferenze di una generazione che conoscevamo poco e ci ha piacevolmente sorpresi». (rcs)