Sabato 11 settembre, a Vibo Valentia, si chiude il progetto Sulle orme di Alan Lomax, finanziato dalla Regione Calabria, il cui evento vibonese è stato realizzato con la collaborazione dell’Associazione “Arpa”, dell’Istituto “P. Tchaikossky” di Nocera Terinese, di “Felici e Conflenti”, dell’Associazione culturale Nuovamente, e del Coordinamento regionale delle Consulte provinciali degli studenti. Con il Patrocinio della Repubblica italiana, della Regione Calabria, del Comune di Vibo Valentia, dell’Associazione culturale Etnopiano.
A metà degli anni Cinquanta l’etnomusicologo Alan Lomax viaggiò per tutta l’Italia alla ricerca dei suoni della musica popolare. Dalla Sicilia al Monferrato registrò musiche e canti come aveva già fatto con gli afroamericani nel Mississippi e con i bianchi poveri degli Appalachi negli Stati Uniti. Tarantelle e zampogne sono così finite in un archivio che già conteneva Leadbelly, Jelly Roll Morton, Muddy Waters e Woody Guthrie. Nell’era della “world music” un libro racconta ora quella scoperta.Lomax approdò anche in Calabria, in particolare nel territorio vibonese.
Il progetto, la cui conclusione prevede la presenza di Anna Lomax e la presentazione del volume in corso di stampa, aveva tra le azioni la riproposta dei canti registrati da Lomax e Carpitella nel 1954 alla Tonnara dell’Angitola, da parte di un gruppo di allievi dell’Istituto Tchaikovsky di Nocera Terinese, in collaborazione con il festival Tarantella Power e il festival Felici&Conflenti.
L’iniziativa di sabato si articola in diversi momenti, a partire dalla visita alla Tonnara di Bivona alle 11. Alle 17.30, nella sede del Sistema bibliotecario vibonese, in via Ruggero il Normanno a Palazzo Santa Chiara, è prevista l’inaugurazione della mostra Le foto di Lomax. Alle 18, la cerimonia di consegna alla comunità di Vibo del fondo Lomax. Previsti gli interventi di numerosi esperti tra cui l’antropologo Vito Teti, il prof. Giorgio Adamo, il prof. Sergio Bonanzinga, rispettivamente presidente e segretario del Centro Studi Alan Lomax, e lo storico, nonché profondo conoscitore della Tonnara di Bivona, Antonio Montesanti. Ed infine, la professoressa Anna Lomax Wood, presidente dell’associazione for Cultural Equity. Coordina il professore e musicologo Danilo Gatto, dell’Istituto “P. Tchaikossky” di Nocera Terinese. (rvv)