Fino a domenica 8 ottobre, al Musmi di Catanzaro, si terrà la 13esimo mostra nazionale Arte Bonsai e Suiseki.
L’evento di Catanzaro si svilupperà anche attraverso diverse iniziative collaterali fra cui il raduno di cosplayer. Nei tre giorni dell’esibizione i club bonsaistici presenti, specializzati nell’artica tecnica giapponese, esporranno le loro piante più pregiate: Si potrà assistere alle dimostrazioni di potatura, legatura e rinvaso,
Questa edizione riserverà tante novità, prima tra tutte un premio dedicato all’arte del Suiseki, istituito su richiesta dall’associazione Perla dello Jonio di Catanzaro direttamente all’Ambasciata del Giappone di Roma.
Quest’arte ha inizio con la raccolta di pietre in natura; una pietra nel suo stato naturale può essere ammirata per la sua forma unica, il suo colore e le proprietà o per il modo in cui evoca ricordi.
Questa forma d’arte si sviluppa dapprima in Cina e poi, insieme al Buddismo, si afferma anche in Corea ed in Giappone, grazie al contributo dei monaci Zen.
Arte che si fonde con la filosofia e si accompagna allo sviluppo della conoscenza e al bisogno, per le persone che seguono tale filosofia, di evadere dai ritmi frenetici della quotidianità per ritagliarsi un momento di riflessione in un piccolo giardino Zen, dove trovare la pace e la serenità per una contemplazione meditativa e curativa ella propria anima.
Diventato ormai un importante evento all’interno del circuito nazionale, la mostra/concorso è nata grazie all’impegno profuso sul territorio calabrese dall’Associazione Bonsai e Suiseki Perla dello Jonio.
Nata nel giugno del 1996, per volere di alcuni appassionati di Bonsai che decisero di mettere insieme le loro conoscenze ed esperienze al fine di realizzare un “Qualcosa” di nuovo nel panorama associativo territoriale e unico in quello bonsaistico calabrese, l’associazione si propone di concretare iniziative come la diffusione, la valorizzazione e l’approfondimento dell’Arte Bonsai vista come mezzo per avvicinare l’uomo alla natura e proporre, attraverso una migliore conoscenza della flora italiana ed in particolare di quella calabrese, un modo nuovo di amare e rispettare il paesaggio e l’ambiente naturale.
Il Bonsai è nato in Oriente, probabilmente in Cina; i primi bonsai erano, con molta probabilità piante tenute in vaso per scopi erboristici dai monaci cinesi. Questi monaci, costretti a fuggire da continue persecuzioni, portavano con sé, a dorso di mulo, vasetti contenenti le loro erbe officinali ed alimentari che, usandole, venivano “pizzicate”. Le piantine reagivano, aumentando il numero delle foglie o degli aghi, ma rimpicciolendole di misura rendendo così la pianta sempre più simile ad un alberello in miniatura.
Questo girovagare dei monaci, portò questa arte fino in Giappone, dove si affermò come arte diventando ufficialmente riconosciuta nel 1935.
Bonsai: due ideogrammi che stanno a significare albero in vaso. Attualmente l’Italia è per numero di appassionati la prima in Europa e a livello qualitativo ed artistico è seconda, al mondo, solo al Giappone. (rcz)