di BRUNELLA GIACOBBE – Inaugurata l’8 dicembre 2024, prosegue fino al 6 gennaio 2025 – nella sala di rappresentanza della Caserma Paolo Grippo, sede della Stazione Carabinieri Cosenza Centro – la mostra di presepi organizzata dall’Associazione Italiana Amici del Presepio (A.I.A.P.) in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri. L’esposizione di queste opere a tema celebra il Natale attraverso una combinazione di arte, simbolismo e spiritualità. Accanto al tradizionale albero e alle decorazioni natalizie che animano l’atmosfera festiva, il presepe emerge come il simbolo per eccellenza dei valori cristiani e del vero significato del Natale.
Per il terzo anno consecutivo, artisti, membri dell’Arma e appassionati del presepio si sono uniti per rendere omaggio, con creatività e devozione, alla rappresentazione della nascita di Gesù, cuore della tradizione natalizia. Intitolata “Sia luce sul mondo”, l’esposizione richiama valori quali lealtà, fedeltà e onore, che rappresentano anche i principi fondanti dell’Arma dei Carabinieri.
Visitata la splendida mostra, abbiamo rivolto qualche domanda a Massimiliano Battaglia, presidente della Sezione A.I.A.P. di Cosenza, ivi presente.
– Gentile Battaglia, vediamo molti materiali utilizzati e molti scenari.
«Abbiamo voluto selezionare rappresentazioni diverse tra loro. I materiali utilizzati sono legno, sughero, polistirolo, gesso soffiato, diorami costruiti con la tecnica catalana.
Abbiamo sia presepi storici che popolari, come ad esempio il grande presepe con la struttura del presepe napoletano che rappresenta uno scoglio abitato, quindi un borgo, realizzato dai fratelli Giordano di Monreale. Oppure il presepe popolare che rappresenta la cittadina di Scilla, realizzato da Teresa Elmo. I presepi storici sono invece quelli in stile palestinese».
–Abbiamo visto anche un pezzo antico.
«Sì, c’è un magnifico presepe dei primi del Settecento con pastori in cera».
–I presepi sono realizzati dai vostri associati e non, giusto?
«Esattamente, abbiamo pastori calabresi ma anche pastori siciliani, pastori palermitani di artisti importanti come Paolo Biondo o Narracci che è uno scultore di Conversano. Abbiamo anche artisti stranieri come Daviu Montserrat dell’Andalusia e molti altri».
Quanti sono i presepi in mostra?
«Quest’anno è possibile ammirare 63 presepi e l’opera di Vincenzo Cristiano, un ragazzo di 14 anni ha vinto un premio alla Biennale d’arte Verona con la sua natività ed è stato recentemente premiato anche dalla Commissione Cultura della città di Cosenza».
–Da quanti anni organizzate questa mostra?
«Da diversi anni, ma è il terzo anno che si fa nella caserma dei Carabinieri, nel complesso monumentale dei Carmelitani. In passato abbiamo esposto a Palazzo Arnone e altri luoghi storici della città di Cosenza.
I nostri omaggi all’Arma risalgono anche ad anni fa, abbiamo fatto nel 2017 una mostra di presepi dal titolo Virgo Fidelis, in onore della protettrice dell’Arma dei Carabinieri. Lo scorso anno abbiamo esposto sempre qui, e il 2023 era anche l’anno in cui si celebrava l’ottocentenario della nascita del presepe, voluto per la prima volta da San Francesco d’Assisi».
Durante l’inaugurazione dell’8 dicembre, il comandante della Legione Carabinieri Calabria, Generale Riccardo Sciuto, sottolineò il profondo significato dell’iniziativa con questa dichiarazione: «Questa è forse tra le più belle iniziative di quest’anno che l’Arma organizza insieme a rappresentanti delle diverse comunità. Condividiamo con la cristianità, con il cattolicesimo, molti dei principi fondamentali: la prossimità, la vicinanza ai più poveri, ai più deboli. E tutto sommato i presepi rappresentano anche questo, cioè la Natività in casa di ciascuno, in modo che ciascuno possa ispirarsi a quei valori che la cristianità e la Natività, in questo caso, portano con sé». Ed effettivamente anche queste parole abbiamo riscontrato visitando la splendida mostra. (bg)