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A Marcellinara un dibattito sulla legalità

A Marcellinara un dibattito sulla legalità

di CATERINA RESTUCCIALegalità, solidarietà tra le parti operanti e presenza istituzionale oltre alla spinta ad intervenire senza indugi sono i fattori centrali di tutto un dibattito tenuto proprio nel cuore dell’Istmo calabrese: sede Marcellinara.

Nelle scorse settimane, nella Sala Comunale di Marcellinara, in provincia di Catanzaro, si è parlato di legalità, ambiente, gioco d’azzardo e presenza, soprattutto di presenza sul territorio, e di testimonianze forti.

Ospite all’evento il cittadino onorario di Marcellinara: Giuseppe Antoci, attivo politico, vittima di un attentato per aver avuto il coraggio di denunciare la Mafia dei Pascoli.

Tra gli ospiti presenti in sala, inoltre, la vice presidente della Commissione Regionale Anti ‘ndrangheta e consigliere regionale, Amalia Bruni, il dott. Roberto Arena, noto per il suo impegno nella lotta ai rifiuti, presente anche Maria Antonietta Sacco, Coordinatrice Regionale di Avviso Pubblico, Saverio Gariano, Presidente del Consiglio Comunale, Umberto Arena, Prof.Ordinario all’Unical e vicino alle tematiche ambientali della regione Campania, il presidente della Consulta giovanile, Giovanni Critelli.                     

Di notevole importanza è stata, indiscutibilmente, la partecipazione del dott. Andrea Bosi, Assessore del Comune di Modena e Vicepresidente di Avviso Pubblico.

Molti i momenti che si sono aperti alla riflessione, partendo dall’intervento del sindaco Vittorio Scerbo, che dopo i consueti ringraziamenti, ha voluto sottolineare quanto sia importante sul territorio essere affiancati da tecnici e professionisti per poter espletare al meglio la propria attività di sindaco, grande e significativa affermazione di umiltà e riconoscimento dell’operato altrui.

Il connubio sorto tra queste componenti nasce proprio da una serie di incidenze che vanno dall’esempio di Antoci, che stimola tutti a sentirsi meno soli per trovare il coraggio alla denuncia, sino all’attività dello stesso Comune di Marcellinara, che già sin dal 2019 ha aderito al codice etico di Avviso Pubblico. Sono significative le espressioni quasi sussurrate, ma anche marcate degli intervenuti: «Chi ascolta, impara sempre». L’idea è quella che «bisogna sicuramente partire dalle scuole – afferma il sindaco – sicuramente le battaglie scomode non fanno piacere a nessuno, ma nessuno scalfirà l’attività dell’amministrazione comunale volta alla tutela della legalità».

Una grande testimonianza istituzionale dell’esserci con determinazione nella lotta alla criminalità.   

Alcuni dati?

Di certo un dato preoccupante tra gli altri è quello del gioco d’azzardo, tema focale dell’incontro. Ben 380.000 euro l’anno sono spesi in gioco d’azzardo solo nel Comune di Marcellinara.

Il gioco d’azzardo è collegato, come è risaputo, all’usura, al riciclaggio di denaro, allo spaccio.

Fenomeno pericoloso per qualsiasi famiglia che rischia di andare in bancarotta, ogni giorno.

A Modena, negli ultimi anni, grazie alle ordinanze implementate dal Comune di Modena, le sale da gioco si sono ridotte da 29 a 8, e quasi tutte fuori dal centro. La mafia ha trovato numerosi ostacoli presso il comune emiliano, il Sindaco e la sua Giunta hanno rappresentato un vero e proprio ostacolo. L’azione dell’Amministrazione modenese ha, quindi, dovuto diminuire l’offerta di gioco e, soprattutto, l’interesse della mafia calabrese.

Di pari passo, nel 2018, anche Marcellinara ha emesso un’ordinanza restrittiva sugli orari di apertura delle sale da gioco. Bisogna lavorare insieme ancora per raggiungere un unico obiettivo. 

All’incontro non sono mancati anche gli spaccati emotivi, Antoci, emozionato dell’accoglienza ricevuta dal comune marcellinarese, sottolinea quanto sia importante non lasciare mai da soli chi per gli altri tiene la schiena dritta e lo dice con un tono davvero coinvolto e profondo.

«Dobbiamo nutrire speranza – afferma Antoci – nonostante il contesto territoriale in cui viviamo ma soprattutto aver dignità».

E dalla sala di convegno sulle corde finali non può non giungere il grido di incoraggiamento e ammonimento: «Il silenzio aiuta le mafie. Scegliete da che parte stare, è un vostro dovere!». (cr)