Per la prima volta l’Area dello Stretto ha parlato di turismo in modo unitario. E lo ha fatto con la seconda edizione del Meeting del Turismo sullo Stretto, svoltosi nei giorni scorsi tra Messina e Reggio, promosso dal Comune e Città metropolitana di Messina, dal Comune e dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria, e dall’Autorità portuale dello Stretto e che ha visto partecipare 22 buyer internazionali, provenienti da Norvegia, Finlandia, Brasile, Stati Uniti d’America, Germania, Romania, Slovenia e Ungheria, e oltre 30 operatori del turismo locale.
«Sei giorni importanti», li ha definiti il consigliere comunale con delega al Turismo, Giovanni Latella, che, fin dall’inizio, ha seguito tutte le fasi del progetto, ringraziando il sindaco di Messina Federico Basile, il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà e l’assessore al Turismo di Messina, Enzo Caruso «che hanno avuto fortemente che questo evento venisse fatto per tutta l’area dello Stretto».
«Un evento – ha aggiunto – che a mio avviso ha avuto un’importanza fondamentale per tutto il territorio: si parla dell’Area dello Stretto che abbraccia un realtà da Stilo a tutta la Costa Viola, e da Taormina alle Isole Eolie. È riuscito a dare la possibilità di farsi conoscere ed apprezzare, facendo emergere le potenzialità economiche offerte dal comparto turistico. Parliamo di un’area che ha 2.700 anni di storia, cultura, al quale si aggiungo lo sport, di mare e montagna».
«Chi ha partecipato a Reggio Calabria – ha evidenziato – in questi due giorni è rimasto colpito anche dalle bellezze delle tradizioni, non solo dai tanti tesori culturali che ogni realtà della nostra area possiede, dell’enogastronomia, ma anche dal folclore musicale della tradizione».
D’altronde, l’Area dello Stretto «è ricchissima di storia, cultura, paesaggi, enogastronomia, sono numerose le attività che si possono intraprendere. Ci sono tre porti turistici di riferimento, altri più piccoli ma ben attrezzati, un aeroporto», ha detto Latella, sottolineando la necessità di parlare sempre di più dell’Area dello Stretto, perché può essere determinante per lo sviluppo di molti comparti, non solo quello turistico».
«Oggi con i B2B – ha concluso – abbiamo registrato ulteriori elementi positivi che ci convincono della strada intrapresa».
I buyer, infatti, dopo Messina, sono sbarcati al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria. Per il direttore del MArRC, Fabrizio Sudano, «è una bella iniziativa, sicuramente era una cosa auspicabile forse già da tempo. Che venga ora, in questo periodo, in cui le rotte Ryanair hanno portato più turisti a Reggio Calabria e in generale anche a Messina, che le crociere che arrivano a Messina possono avere uno sbocco pure su Reggio pensando anche al MarRc a noi fa estremamente piacere. C’è tutto un museo da scoprire che parte dai meravigliosi Bronzi di Riace, che molti ancora non conoscono a livello internazionale, passando alle altre splendide collezioni, agli altri spazi quali la stessa terrazza».
Lo stesso Latella, quel giorno, ha parlato di «un momento storico», in quanto «è la prima volta che possiamo far parlare con voce unica lo Stretto, in questo caso sul turismo, cercando di esaltare le nostre bellezze sia del versate tirrenico, che del versante ionico, ma anche della montagna».
«Spesso si parla di Area integrata dello Stretto – ha detto il sindaco Falcomatà – si parla di una necessità di concreta sinergia e scambi di buone pratiche fra le due sponde dello Stretto. Credo che non soltanto il momento sia propizio come non mai, ma ritengo che questa sia una stagione di dialogo istituzionale che già sta dando concretamente i suoi frutti. Perché le istituzioni nelle persone che ho ricordato davvero in pochissimo tempo hanno raggiunto questo obiettivo, con un coinvolgimento operoso di chi, concretamente, sta operando per fare conoscere le nostre meravigliose realtà a tutti coloro che hanno interesse investire nel nostro territorio».
Per il primo cittadino, infatti, era convinto della necessità «che vada sfruttata al meglio questa congiuntura temporale garantita anche dagli arrivi nel nostro aeroporto, con l’impegno di Ryanair e della Regione Calabria, che stanno portando tantissimi visitatori, turisti e naturalmente investitori che hanno la possibilità di conoscere meglio la nostra realtà».
L’evento finale, poi, si è svolto all’Hotel Resort Altafiumara di Villa San Giovanni, affaccio unico sullo Stretto che ha ospitato anche una tavola rotonda sul turismo e la presentazione dei ‘Seller’, aziende turistiche in rappresentanza di b&b, hotel, percorsi, escursioni in barca, consorzi turistici (ionica, tirrenica e città).
I commenti dei buyer a conclusione anche dell’esperienza nell’area metropolitana di Reggio Calabria, sono stati molto lusinghieri, i più hanno apprezzato, le bellezze ambientali, culturali, paesaggistiche, l’enogastronomia, le tradizioni e il clima in generale dell’accoglienza.
Per i ‘Seller’ si è trattato di un momento di costruttivo e produttivo confronto con operatori internazionali, in grado di poter portare un ritorno in termini di presenze.
«In passato ci sono state altre esperienze di questo tipo – hanno detto alcuni operatori turistici locali – ma non in questi termini di numeri o di qualità di interesse verso il territorio reggino. Per questo ringraziamo l’impegno della Città metropolitana e del sindaco Giuseppe Falcomatà».
Ligia Hofnar, della Marketing and Event Manager Network@Comunication ha ringraziato «per l’opportunità che ci è stata data, non soltanto come azienda che ha portato il buyer per questa edizione di Meet, ma soprattutto a nome di tutti i buyers che vi hanno preso parte, perché la maggior parte di loro non aveva mai visto la Calabria né Reggio Calabria, la Sicilia qualcuno la conosceva, però Reggio molto poco. Per tutti è stata una sorpresa, sia dal punto di vista culturale perché appare evidente che Magna Grecia ha lasciato un’impronta su tutta la storia, la cultura della città, ma anche per quello che offre dal punto di vista turistico».
«È difficile fare un bilancio di cosa è piaciuto di più, tra la cultura e il mare. Il taglio professionale di questi buyer – ha aggiunto – è quello culturale, in grado di portare turisti di categoria medio-alta da tutto il Mondo. Però la bellezza del mare dello Stretto è senza eguali, ci ha lasciato dentro quell’effetto ‘wow’ dall’alba e soprattutto al tramonto».
«L’ultima serata a Scilla e Chianalea – ha concluso –Hofnar – è stata un susseguirsi di ammirazione delle luci sul mare, dei colori notturni sull’acqua. Quindi ritegno che sia stata una cosa stupenda e che ne è valsa la pena».