È stato indetto, a San Vincenzo La Costa, il concorso nazionale per il Premio “Nino Luigi Iannotta”, in programma a fine febbraio.
Il premio, organizzato dall’Amministrazione comunale di San Vincenzo La Costa in collaborazione con il Consorzio di Tutela e Valorizzazione Olio di Calabria IGP e l’O.P. Associazione Olivicola Cosentina con il Patrocinio dell’Accademia Nazionale dell’Olivo, dell’Olio, dell’Asso•pr•oli Calabria e del Crea Centro di Ricerca dell’Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura, vuole ricordare la figura di Iannotta, ricercatore del Cra – Oli, Centro di ricerca per l’olivicoltura e l’industria olearia di Rende.
Il Concorso si propone infatti di valorizzare gli oli extravergini di oliva italiani certificati (dop, igp e biologici) e gli oli extravergini di oliva italiani, provenienti da diversi ambiti territoriali, selezionando ed indicando i migliori oli di qualità italiani ottenuti dalla campagna olearia in corso; «ma anche sostenere gli operatori del settore che tendono al miglioramento della qualità del prodotto, con azioni che li aiutino a contraddistinguersi nel mercato globale e a commercializzare il proprio prodotto ed a valorizzare la figura dell’assaggiatore italiano in quanto professionista in grado di promuovere, tramite l’esperienza del panel, la qualità dell’olio italiano, presso operatori e consumatori italiani ed esteri», ha sottolineato presidente del Consorzio Olio di Calabria Igp, Massimino Magliocchi.
«Da sempre, Nino si è occupato della parte agronomica della filiera ma principalmente della difesa fitosanitaria dell’olivo”, ricorda il presidente del Consorzio, Massimino Magliocchi –. Attuando strategie di lotta ai parassiti, fitofagi e patogeni, nella olivicoltura convenzionale, integrata e biologica. Studia la suscettibilità delle cultivar ai diversi parassiti, specialmente alla mosca, ed i metodi di lotta alternativi ai mezzi chimici. Sperimentando sistemi di rilevamento territoriale per ridurre i trattamenti in funzione della salvaguardia ambientale. Senza dimenticare la ricerca dei fattori del miglioramento della qualità dell’olio in relazione agli attacchi parassitari».
«Tanti sono stati i giovani ricercatori e i giovani assegnisti che si sono succeduti nell’Istituto sperimentale per l’olivicoltura – ha proseguito – prima, poi Cra, e, infine, Crea Centro di ricerca olivicoltura, frutticoltura ed agrumicoltura, che hanno trovato in lui un punto di riferimento per un confronto costruttivo e piacevole sulle tematiche lavorative, ricevendo, nello stesso tempo il giusto consiglio anche sulle problematiche della vita di tutti i giorni».