Domani pomeriggio, a Tropea, alle 18, all’Istituto Alberghiero, sarà presentato il libro “Oro Rosso di Calabria: storia, miti e leggende della cipolla rossa di Tropea” di Giuseppe Cinquegrana ed edito da Libritalia.
L’evento è stato organizzato nell’ambito del simposio “Demeter Raccontare il cibo – Scoprire l’identità mediterranea dei territori dell’Istituto, diretto dal dirigente scolastico Nicolantonio Cutuli.
Dopo i saluti del dirigente Cutuli e dell’editore Libritalia, Enrico Buonanno, relazionerà lo studioso Cinquegrana. I lavoro saranno moderati dal giornalista e professore di lettere dell’Istituto Superiore, Nicola Rombolà. A seguire ci sarà una Master-Class sulle proprietà alimentari della cipolla rossa di tropea e si concluderà con uno Show-Cooking a cura delle studentesse e degli studenti del corso serale con degustazioni.
Un appuntamento che lega la storia e le tradizioni di questo ortaggio, che in passato era considerato persino moneta versata ai tanti lavoratori e lavoratrici della “rossa”, a forme paramiologiche, offerte votive, religiosità e cultura popolare del Mediterraneo che per i suoi nutrienti è disciplinata nella Dieta Mediterranea di cui il prof. Cinquegrana è Componente Scientifico. Ha seguito il viaggio della grande emigrazione con le sue settantadue foglie che avvolgono l’elemento gastronomico tropeano lungo la cui costa i Cavalieri Templari portarono la semenza dalle terre orientali dell’Escalogne. La cipolla ha avuto grande diffusione soprattutto in Egitto, assieme ad altri prodotti ortofrutticoli come ad esempio il porro. Da alcuni studi sembra che, assieme al ravanello, facesse parte della dieta alimentare degli operai che costruivano le piramidi dei grandi faraoni.
Ad ogni modo ha riscosso moltissimo successo tra gli egizi, non solo perché si trasportava e immagazzinava facilmente, ma anche perché, grazie alla sua forma sferica ed agli anelli concentrici al suo interno che formano una volta tagliata, veniva associata alla vita eterna. veniva anche largamente utilizzata ascopo terapeutico contro i morsi di serpente, o per alleviare il mal di testa, o contro la perdita di capelli; a partire dal XVI secolo la cipolla veniva inoltre prescritta come rimedio contro l’infertilitàoltre che per le donne, anche per gli animali domestici. Insomma miti, leggende che andranno a raccontare l’identità magica della terra di Tropea. (rvv)