di ARISTIDE BAVA – Il progetto predisposto per la valorizzazione e la qualificazione dei borghi antichi da parte dei Lions Club di Locri e del Lions Club di Siderno ha trovato riscontri positivi in occasione del Congresso di apertura dell’ Associazione Lions che si è svolto nei giorni scorsi a Paestum e che ha interessato 140 club di Calabria, Campania e Basilicata.
Accanto a questa iniziativa è stata portata all’attenzione del Congresso anche l’opportunità che i Lions si occupino anche, in maniera positiva, di Locride Capitale Italiana della cultura 2025 iniziativa di largo respiro la cui causa È già stata “sposata” dal Governatore del Distretto Lions, il calabrese Franco Scarpino, e che – come è stato chiarito – non riguarda solo una parte del territorio calabrese ma è parte integrante di un progetto ambizioso indirizzato a stimolare il riscatto dell’intero sud nell’ottica di un coinvolgimento generale che prevede anche la crescita del nostro Paese.
Gli sforzi, quindi, del mondo Lions, a supporto dell’iniziativa, saranno particolarmente intensificati nell’ottica della ventata di “nuovo lionismo” che il Governatore Scarpino ha stimolato sin dall’inizio del suo mandato. Un nuovo lionismo, attivo, propositivo e collaborativo, indirizzato ad individuare nell’esercizio dell’attività bisogni, problemi, necessità ma anche piani d’azione e precisi obiettivi da raggiungere mettendo da parte le politiche del fare improvvisato e applicando le nuove teorie fatte di concretezza, e soprattutto di vicinanza ai problemi delle comunità e di supporto alle Istituzioni locali in un aspetto, però, di “parità” a significare che l’Associazione Lions e con essa, se vogliamo, anche le altre associazioni a carattere nazionale e internazionali, devono agire in cooperazione con la Pubblica Amministrazione con attività finalizzate ad ottenere risultati che possono tradursi, attraverso services dedicati (lavoro, giovani, economia) in fenomeni occupazionali.
Il Governatore ha, peraltro, ricordato che il Distretto 108 Ya si trova a dover operare in territori con grossi problemi e, quindi, può, e deve, contribuire in maniera propositiva a curare l’eterna malattia sociale che si portano appresso questi territori, come appunto la Locride, con idee e progetti capaci di alleviarne le sofferenze. Anche per questo – ha comunicato Scarpino – il Distretto ha creato strutture di supporto specifiche per creare interazione tra clubs e pubblica amministrazione in modo che la pianificazione, la programmazione, la formazione mirata e l’organizzazione possano costituire la base del nuovo agire dell’ Associazione Lions.
Il congresso è stato seguito con notevole attenzione da parte del Presidente del Consiglio dei Governatori, (lombardo) Eddy Frezza, e dal Past Direttore internazionale (siciliano) Domenico Messina oltre che da un nutrito gruppo di ospiti istituzionali e alcune centinaia di delegati arrivati a Paestum dalle tre regioni (Calabria, Campania e Basilicata) del Distretto.
Una bella festa del lionismo arricchito dal fascino dei Templi e delle antiche vestigie di Paestum celebrate con un piacevole video e soprattutto con l’esibizioni di un gruppo di artisti che hanno portato sul palco dell’Ariston Hotel, dove si è svolto il congresso, una bella rappresentazione di una antichità che si tramanda nei secoli. Il “nuovo lionismo” ha fortemente convinto la platea e ha fatto riscoprire la voglia di una rinnovata politica del fare che, forse, nel recente passato Ë rimasta frenata non solo dalla pandemia, ma anche e soprattutto, da condizionamenti operativi non sempre in sintonia con le necessità delle nostre comunità e con una politica del “we serve” finalizzata solamente ad attività di volontariato estemporanee e poco produttive.
Dal congresso di Paestum, dunque, anche un preciso messaggio che travalica i confini territoriali del Distretto 108 Ya e si pone come apripista di questa novità certamente più vicina alle esigenze attuali della nostra società. Accanto alle incisive relazioni di Franco Scarpino tutte una serie di interventi, da parte dei leader lionistici più importanti come i già citati Eddy Frezza e Domenico Messina ma anche del giurista e storico Ermanno Bocchini o del past governatore Francesco Accarino e dei primi due vice, Pasquale Bruscino e Tommaso Di Napoli, anche quello di molti qualificati officers e, soprattutto, di semplici soci, molti dei quali reggini e calabresi. (ab)