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Al congresso scientifico di Lamezia si è parlato delle nuove terapie per l'asma severa

Al congresso scientifico di Lamezia si è parlato delle nuove terapie per l’asma severa

Nei giorni scorsi, a Lamezia Terme, si è svolto un congresso medico-scientifico incentrato sulle nuove terapie, con i farmaci biologici, per curare l’asma severa.

n incontro a carattere regionale fortemente voluto dal dottor Salvatore Lombardo, responsabile dell’ambulatorio sull’asma grave dell’ospedale “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme. Tra gli esperti presenti il professor Girolamo Pelaia, docente Universitario e Direttore della Clinica Pneumologica Universitaria e della Scuola di Specializzazione in Malattie dell’Apparato Respiratorio dell’Università degli Studi di Catanzaro; il dottor Corrado Pelaia, pneumologo dell’Università Magna Graecia di Catanzaro; il dottor Massimo Calderazzo, primario della divisione di Pneumologia del nosocomio lametino. Il congresso ha riscosso notevole riscontro per la tematica pregnante e per l’ottima macchina organizzativa. 

Nutrita la presenza dei medici di famiglia: una partecipazione importante visto che il dibattito sui nuovi farmaci biologici coinvolge anche loro che sono i primi rappresentanti del sistema sanitario a cui il malato si rivolge. Gli interventi dei relatori hanno confermato che l’asma è diffusissima a tutte le età e a tutte le latitudini. Tuttavia ci sono delle importanti novità in quanto gli studi svolti nella pratica clinica quotidiana e i risultati ottenuti sono straordinari, impensabili fino a qualche anno fa. 

Finalità precipua del congresso, dunque, è stata quella di sensibilizzare la comunità medica che si occupa di pneumologia verso il problema dell’asma grave. Nel corso degli interventi è stato ribadito che in tutto il mondo oltre 300 milioni di persone soffrono di asma; il 5/10 per cento di essi è affetto da asma grave. Naturalmente il problema esiste anche in Calabria dove già esistono centri specializzati per la cura della malattia. Da ciò la volontà di dar vita al convegno per sensibilizzare i sanitari di medicina e di pediatria di base. “Diffondere il progresso nelle conoscenze, illustrare i benefici terapeutici raggiunti con l’utilizzo dei farmaci biologici”, questi gli argomenti su cui si è creato un focus. L’intento è stato quello di rendere noti i progressi raggiunti nella cura dell’asma grave, grazie ai nuovi mezzi diagnostici e terapeutici nei centri specializzati. 

Questa particolare patologia la si può riconoscere attraverso una valutazione integrata con indagini strumentali e funzionali. Gli esperti si sono soffermati sul fatto che la funzione respiratoria va integrata con lo studio dei biomarcatori per capire che tipo di asma grave affligge il paziente, al fine di indirizzarlo verso la terapia biologica più appropriata. 

I qualificati relatori intervenuti hanno sottolineato l’importanza del convegno che ha registrato la presenza di illustri esperti impegnati in campo pneumologico. Col congresso si è voluto fare il punto sull’asma grave, una patologia emergente purtroppo sempre più frequente. Per i medici e i ricercatori che si sono avvicendati al tavolo dei relatori, «curare questa patologia con i nuovi farmaci è fondamentale perché ciò significa cambiare in meglio la qualità di vita di molti malati. Nello specifico è stato ricordato che l’ospedale di Lamezia ha un’importanza di rilievo in questo particolare ambito.

«Le ricerche – è stato ribadito – sono molto attive. L’impegno per il futuro è quello di far emergere sempre più la patologia nell’ambito della medicina territoriale con lo scopo di curarla con nuovi strumenti».

«È già stato accertato che sul 53 per cento dei pazienti in trattamento è stata riscontrata la remissione della malattia. Nei pazienti con meno di 50 anni, la remissione della patologia si attesta ad una percentuale dell’80 per cento».

Visti i ragguardevoli risultati raggiunti finora, gli esperti hanno annunciato un nuovo progetto per far emergere i casi di asma grave: in pratica i medici di base del territorio lametino potranno individuare i pazienti attraverso la compilazione di un questionario. Dopo l’individuazione i malati saranno indirizzati ai centri specialistici.  

La nuova frontiera della cura è data, dunque, dai farmaci biologici; dalle moderne terapie che agiscono direttamente sui meccanismi patogenetici che portano all’asma e all’asma grave. Tali farmaci inibiscono l’infiammazione e migliorano la funzionalità polmonare, offrendo delle buone prospettive di vita per i malati. Se i malati vivono meglio, possono lavorare e, quindi, pesano di meno sul sistema sanitario che ne trae beneficio per la riduzione dei costi. Negli interventi gli esperti hanno puntualizzato che i farmaci biologici sono sicuri e che i loro effetti collaterali sono quasi nulli in quanto si tratta di farmaci testati da anni somministrati in aggiunta alla terapia standard. (rcz)