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Il medico-scrittore Santo Gioffrè

Al medico-scrittore Santo Gioffrè il premio Cronin di narrativa

Lo scrittore Santo Gioffrè è tra i vincitori del prestigioso Premio Cronin di Savona, riservato ai Medici Scrittori, categoria professionale che ha dato alla letteratura mondiale capolavori immortali.

Santo Gioffrè, medico, è un apprezzato romanziere, nonché autore di saggi che hanno profondamente segnato la storia della letteratura calabrese di questi ultimi anni.

Ha vinto nella sezione “Narrativa” col racconto breve: Vivo! Ero di nuovo vivo.

Nato a Seminara, svolge la sua attività professionale a Palmi ed è, ormai, considerato uno dei più noti scrittori italiani di romanzi storici. Il suo ultimo libro L’opera deli ulivi del 2018 (Castelvecchi editore) ha registrato larghi consensi a livello nazionale e internazionale.

È suo il romanzo Artemisia Sanchez dal quale Rai Uno ha tratto una fiction in 4 puntate, con musiche di Lucio Dalla, che ha riscosso un successo enorme di pubblico in Italia e nel mondo, nel dicembre 2008.

Lo scrittore Santo Gioffrè, soddisfatto ma anche emozionato, ha commentato la sua vittoria, spiegando come svolge il suo lavoro autoriale: «Io scrivo quando mi assale l’estro creativo. Forse è Apollo che mi tortura. Sto anni senza scrivere. Poi, di colpo (e può succedermi in qualsiasi momento del giorno o della notte) una frenesia mi assale. Devo scrivere, raccontare… Così sono nati tutti i miei romanzi. Ho inviato il mio racconto breve, che è l’incipit del mio nuovo romanzo a cui lavoro da tre anni, spinto da colleghi medici scrittori».

Vivo! è un racconto introspettivo in cui il protagonista, sopravvissuto ad un arresto cardiaco nel corso di una coronografia, narra quegli istanti di morte attraverso un viaggio fantastico tra luoghi misteriosi e figure inquietanti. Tornato in vita, il protagonista s’immergerà in un flashback necessario in cui ripercorre la sua vita: la Siria, i suoi maestri spirituali, uccisi dall’Isis. Un grande amore… Ma questo, lo leggeremo nel prossimo romanzo.

Ha scritto di lui in un post il prof. Michele Feo il più grande petrarchista vicente: “pur essendo medico ama vivere nel passato dei suoi personaggi storici; pur essendo ateo ha i suoi migliori amici in patriarchi e sacerdoti di religioni pacifiche; ha speso soldi personali per restauri di chiese bizantine; ha visto suoi romanzi diventare fortunate fiction televisive; …un meridionale che ogni tanto mi manda pacchi e pacchetti di perfidi dolci calabresi nella speranza di uccidere di dolce morte l’amico diabetico; che ha scritto libri belli su uomini e donne calpestati della sua terra, su ribelli sfortunati, sul vento che stordisce gli uomini e sugli ulivi possenti e miti davanti ai quali si inchinano dolorosamente nella fatica lavoratori per i quali non c’è pietà; che tutti i giorni battaglia contro il malcostume del suo mondo”.

[Courtesy Prima Pagina News]