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Al Pro Rettore dell'Unical Francesco Scarcello l'Oscar europeo dell'intelligenza artificiale

Al Pro Rettore dell’Unical Francesco Scarcello l’Oscar europeo dell’intelligenza artificiale

di PINO NANOAncora Intelligenza Artificiale. Lo scienziato calabrese Francesco Scarcello è l’unico italiano insignito dell’EurAI fellowship per il 2023. La cerimonia di consegna del riconoscimento al Prorettore dell’Università della Calabria si terrà durante la 26° Conferenza Europea sull’Intelligenza Artificiale ECAI 2023 in programma dal 30 settembre al 5 ottobre 2023 a Cracovia, in Polonia. 

Per il Campus universitario di Arcavacata è una giornata solenne, e la notizia del ruolo strategico che l’Unical ha acquisito ormai nel quadro dei progetti più avanzati legati all’Intelligenza Artificiale, viene proprio dall’Università con una nota ufficiale del Campus: “L’Associazione Europea per l’Intelligenza Artificiale (EurAI) ha conferito la fellowship a Francesco Scarcello, prorettore dell’Università della Calabria e ordinario presso il Dipartimento di Ingegneria informatica, elettronica e sistemistica (Dimes). Si tratta di un riconoscimento di elevato prestigio scientifico, che si aggiunge a quelli già ottenuti da Scarcello nel campo della Teoria delle Basi di Dati.  L’EurAI fellowship è il più importante riconoscimento europeo nel settore dell’intelligenza artificiale, e conferma l’Unical nell’olimpo dell’AI, a livello non solo nazionale”. 

Francesco Scarcello entra dunque di diritto, grazie alle sue ricerche, nel gruppo degli scienziati insigniti della fellowship, insieme al rettore dello stesso ateneo Nicola Leone e al professore Gianluigi Greco che avevano già ottenuto questo riconoscimento, rispettivamente, nel 2012 e nel 2020. È la conferma, insomma, di quanta ricerca applicata si sia fatta in questi anni all’Unical su un tema così coinvolgente e attualissimo come quello dell’Intelligenza Artificiale.

Quest’anno Francesco Scarcello è l’unico italiano selezionato nel programma EurAI Fellows, che tramite una giuria internazionale premia non più del 3% dei migliori scienziati del vecchio continente, riconoscendo la qualità della ricerca e l’impatto internazionale dei suoi membri. In Italia solo La Sapienza di Roma – ateneo che ha oltre il triplo dei docenti dell’Unical – con 4 nominati esprime più fellow dell’Università della Calabria che ora conta 3 EurAI fellow tra i suoi professori.

Parole di giustificato entusiasmo vengono dal rettore dell’ateneo prof. Nicola Leone: “Mi congratulo con il prorettore Francesco Scarcello per l’importante riconoscimento internazionale. Il premio onora l’intera comunità dell’Unical, riconosce il ruolo svolto nel campo dell’intelligenza artificiale e pone la Calabria e il nostro ateneo in una posizione di rilevanza internazionale. Questo riconoscimento arriva in un momento storico particolarmente delicato in relazione agli sviluppi dell’AI, che deve essere sviluppata e utilizzata in modo che abbia un impatto positivo sulla società, scongiurando ogni potenziale abuso”.

La grande dote di questo giovane scienziato – raccontano di lui studenti e professori dell’Unical – è la modestia e la semplicità del suo modo di essere, “uno di noi”, “uno dei tanti”, “un numero uno”.

Lui si racconta così: «Sono nato a Cosenza, dove ho frequentato il Liceo Scientifico Fermi. Mi sono successivamente iscritto al corso di studio in Ingegneria Informatica presso l’Università della Calabria. Inizialmente vi era anche l’ipotesi di frequentare un corso di Economia a Milano, oppure un corso di Matematica a Pisa, però sapevo che la Facoltà di Ingegneria a Cosenza era molto buona e anche sfidante, per cui ho deciso di restare. Dopo il dottorato ho continuato le mie ricerche al Politecnico di Vienna, sotto la guida del prof Nicola Leone e del prof. Georg Gottlob. La mia scelta è stata quindi quella di cogliere le opportunità di crescita anche all’estero per poi dare il mio personale contributo all’importante missione dell’Università della Calabria per la crescita della nostra terra. Spero di continuare così».

Quest’anno Francesco Scarcello è l’unico italiano selezionato nel programma EurAI Fellows, che tramite una giuria internazionale premia non più del 3% dei migliori scienziati del vecchio continente, riconoscendo la qualità della ricerca e l’impatto internazionale dei suoi membri. In Italia solo La Sapienza di Roma – ateneo che ha oltre il triplo dei docenti dell’Unical – con 4 nominati esprime più fellow dell’Università della Calabria che ora conta 3 EurAI fellow tra i suoi professori.

Un’ulteriore testimonianza del ruolo svolto nel mondo dell’AI dal campus di Rende, che nel 2019 è stata prescelta come sede sia della Conferenza Italiana sull’Intelligenza Artificiale (AIxIA), che della Conferenza Europea su Logica e Intelligenza Artificiale (Jelia) ed esprime, con Gianluigi Greco, il Presidente dell’Associazione Italiana di Intelligenza Artificiale.

L’Unical – sottolinea una nota ufficiale del Campus – è, inoltre, uno dei dieci centri italiani – con funzioni di organizzazione e coordinamento delle attività di ricerca – nell’ambito del progetto nazionale Pnrr sull’intelligenza artificiale, finanziato dal Ministero dell’università e della ricerca. Francesco Scarcello, assieme al rettore Nicola Leone, è co-responsabile scientifico ed è coordinatore del Green-aware AI, a cui partecipa anche il Cnr come affiliato.

Alle spalle Francesco Scarcello ha una storia accademica di altissimo profilo accademico. È’ professore di prima fascia per il settore ING-INF/05 presso il Dipartimento di Ingegneria Informatica, Modellistica, Elettronica e Sistemistica (Dimes) dell’Università della Calabria, dove ha anche conseguito il titolo di Dottore di ricerca in Ingegneria dei Sistemi e Informatica nel 1997, ed è Prorettore vicario d’Ateneo con Delega alla Didattica. 

I principali interessi di ricerca che hanno segnato la sua storia universitaria sono appunto l’intelligenza artificiale, la complessità computazionale, la teoria di grafi ed ipergrafi, i problemi di soddisfacimento di vincoli, la programmazione logica e la rappresentazione della conoscenza, il ragionamento non-monotono e la teoria delle basi di dati. Ha già pubblicato numerosi lavori di ricerca in tutte queste aree e nelle sedi più prestigiose, quali Journal of the Acm, Siam Journal of Computing, Journal of Artificial Intelligence Research e Artificial Intelligence.

Da un punto di vista più applicativo- raccontano al suo Dipartimento- ha partecipato a numerosi progetti nazionali ed internazionali nel campo delle basi di dati e dei sistemi per la rappresentazione della conoscenza. In particolare, ha fatto parte del gruppo che ha sviluppato Dlv, un sistema per la rappresentazione della conoscenza basato sulla programmazione logica disgiuntiva, ampiamente usato in centri di ricerca di tutto il mondo. È inoltre tra i fondatori di tre aziende spin-off: dlvSystem, Artémat ed Evo-BI.

Oggi lui è membro dell’editorial board della rivista Artificial Intelligence, edita da Elsevier, della quale è stato anche associated editor fino al 2020. Ma va detto anche che i suoi lavori hanno ricevuto prestigiosi premi internazionali, tra i quali l’IjcaiI-Jair Best-paper Prize ed il Pods Test-of-Time award per i suoi lavori sulla nozione di Hypertree Decomposition, da lui inventata, citata non solo nella letteratura specialistica, ma anche in testi universitari sui fondamenti dell’intelligenza artificiale.

Storia anche questa da copertina. (pn)