di CATERINA RESTUCCIA – “Guida lui! Guida lui!” Era all’uscita, alla conclusione di un evento culturale che ha voluto proprio il dottor Nicola Gratteri, Procuratore Capo della Repubblica del capoluogo Catanzaro, un grande uomo a cui oggi la Calabria è profondamente debitrice.
Commentavano esattamente così uomini e donne, una volta usciti ed uscite dalla piccola e suggestiva chiesa di Sant’Antonio in Laureana di Borrello (RC).
Promotrice dell’iniziativa, con il riconoscimento del Premio dell’Edizione Speciale “Una vita per la musica”, è stata l’Associazione Culturale Musicale “Paolo Ragone” A.P.S. con la caparbia unione per la siffatta riuscita del Presidente geometra Francesco Fruci e della vicepresidente Anna Maria Chindamo. Ed è la gentile vicepresidente che rilascia qualche immediata dichiarazione «Sono oltre cinque anni che tentiamo di portarlo al Premio, lo attendevamo con ansia».
Macchina organizzativa impeccabile. Ordine, rispetto, silenzio sono state le componenti essenziali, oltre al protagonista Nicola Gratteri, che hanno perfettamente disegnato la serata.
Lui si è fatto attendere, è vero, anche oltre il classico ritardo accademico, ma l’ora sforata ne è valsa la pena, le emozioni dei presenti, dagli uditori ai musicisti della fantastica Orchestra, hanno reso testimonianza loquace di un’attesa valevole.
Autorità militari, religiose e politiche sono state in prima fila ad applaudire il Procuratore Capo con riverente ossequio. All’evento presenti anche Lamberti Castronuovo, Michele Albanese e Gregorio Corigliano, voci e firme storiche della Calabria di cronaca narrata, stampata e pubblicata. E lui, Nicola Gratteri, non poteva non lasciare il suo segno, l’uomo che guida da sé la macchina con scorta, ha coinvolto come sempre la navata affollatissima. Non prepara discorsi lui, non scrive relazioni per arrivare direttamente al pensiero e al cuore dei Calabresi, parla in modo semplice, spicciolo, chiaro e diretto e soprattutto quando semplifica con fatti pratici sa bene come e a chi rivolgere il discorso.
Ovviamente è sempre il malessere del territorio che gli interessa sanare e va diretto al dunque: «Quando arrestiamo 40 – 50 persone che hanno tenuto sotto una cappa un paese di 5000 abitanti io dico adesso andate a sedervi sulle panchine, occupate quei posti che abbiamo liberato, create associazioni, aprite attività… Tutto ciò so non basta, io vorrei una politica presente e coraggiosa, una politica che realizzi progetti seri, validi».
La Calabria prende consapevolezza, manifesta la sua presenza, dimostra il suo orgoglio e senza fronzoli e altri artifici lo stesso sindaco della cittadina di Laureana di Borrello, avvocato Alberto Morano sente la necessità di esplodere in una dichiarazione di genuina solidarietà «Il Procuratore non può essere lasciato solo, ma deve essere accompagnato dalle comunità e dallo Stato!». Un tono importante e solido che ha ancor più rafforzato i già evidenti sodalizi tra le parti presenti al Premio.
L’Orchestra Giovanile di Laureana, diretta dal suo Maestro Maurizio Managò, non si è smentita neanche stavolta, disciplinata, armoniosa e di magistrale professionalità ha suonato per l’evento, calamitando non solo l’ascolto quasi in preghiera dei numerosissimi convenuti, ma soprattutto facendo convergere costantemente finalità ed obiettivi di allontanamento dagli ambienti criminali del territorio di una popolazione giovane sempre a rischio.
Il progetto lodevole e ambizioso, serio e appassionato, intende, come si è anche udito dalle stesse parole del Presidente Fruci, dimostrare che il nostro territorio e la Calabria tutta non producono nefandezze e atrocità, ma frutti di genialità che spesso portano lustro e onore alla nostra terra. (cr)