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Alle origini della nuova 'Ndrangheta. il 1980

Alle origini della nuova ‘Ndrangheta. il 1980
di Enzo Ciconte

Due sono soprattutto le novità nel bel libro di Enzo Ciconte “Alle origini della nuova ‘ndrangheta. Il 1980” (Rubbettino, pp. 204) dove ravvisiamo in primis la valorizzazione e conoscenza delle figure di Peppe Valarioti e Giannino Losardo, che attendono ancora giustizia, con contestuale riferimento agli ambiti politici di quegli anni lontani ma non troppo, comunque difficili… Sono passati quaranta anni esatti dalla loro uccisione. Ciconte è docente di Storia delle mafie italiane presso l’Università di Pavia…

Ricordiamo intanto cosa accadde in quegli anni. A Palermo, il 6 gennaio 1980, viene ucciso dalla mafia il Presidente democristiano della Regione Siciliana Piersanti Mattarella; i costruttori romani Caltagirone sono coinvolti nello scandalo nazionale Italcasse; lo scandalo dei petroli che coinvolse alti ufficiali della Guardia di Finanza come il Comandante Generale Lo Giudice e il Ministro democristiano Bisaglia. Il finanziere Michele Sindona è arrestato negli USA per il fallimento della Franklin National Bank, e indiziato in Italia per l’omicidio Ambrosoli.Molti sono i morti per mafia e terrorismo: il 12 febbraio a Roma Vittorio Bachelet, Vicepresidente del CSM e docente universitario, è assassinato dalle B.R. all’interno dell’Università; il 19 marzo a Milano il Giudice Guido Galli viene ucciso da Prima Linea; il 28 maggio a Milano viene ucciso il giornalista del Corriere della Sera Walter Tobagi. Il 27 giugno un aereo dell’Itavia con a bordo membri dell’equipaggio e settantasette passeggeri, che da Bologna deve raggiungere Palermo, viene abbattuto da missili “misteriosi” nei cieli sopra Ustica; il 2 agosto a Bologna una bomba esplode nella sala d’attesa della stazione causando ottantacinque morti e centinaia di feriti. In autunno, lo scontro sociale in atto nel paese vede sfilare a Torino, ferita dalla cassa integrazione per decine di migliaia di operai della Fiat e dell’indotto, la” Marcia dei quarantamila” che manifestano per il ritorno alla normalità della vita e della città… L’anno si chiude con il terremoto dell’Irpinia del 23 novembre che provocò circa tremila morti, diecimila feriti e centinaia di migliaia di sfollati, dando inizio alla guerra di camorra per la spartizione degli utili (Cutoliani e Nuova Famiglia)…

Tornando alle vicende della Calabria, l’emergere della potenza ‘ndranghetista non si può capire senza soffermarsi sulla questione sociale calabrese di cui i moti di Reggio Calabria del 1970 sono il faro… Dietro la protesta per l’assegnazione a Catanzaro di divenire capoluogo regionale, esiste un grande malessere per la situazione complessiva della regione, per la mancanza di lavoro e per l’emigrazione… nonostante gli importanti progetti programmati dal Ministro Dc Emilio Colombo, quali il Quinto Centro Siderurgico di Gioia Tauro, la Sir di Lamezia Terme, la Liquichimica di Saline Joniche che non decolleranno mai.

Nel libro in esame si è trattato dell’inizio dell’azione politica e delle nuove strategie della ‘ndrangheta, che è penetrata nella politica, nei partiti, nelle istituzioni e nella massoneria; la mafia che s’impadronisce della Calabria e diventa la mafia più temibile d’Italia. Una storia non nuova che spiega quel che accade oggi. Mitica la figura di Valarioti che riteneva che la politica e in primis la cultura, fossero validi mezzi contro la ‘ndrangheta anche per assicurare importanti opportunità ai giovani della sua regione…
Il grande Giorgio Bocca, in un’intervista, disse “…in Italia se si fa un passo in avanti, qui (in Calabria) se ne fanno due indietro… forse per alcune cose è sempre peggio”. Racconta anche di Rosarno, della morte di Peppe Valarioti e della battaglia di Peppino Lavorato, che fu sempre vicino agli operai, ai disoccupati, ai giovani per difendere e garantire la tutela dei diritti Costituzionali… E aggiunse: “… per quale maledizione della storia, per quale fatalità geografica noi italiani del nord e del sud non riusciamo a fare di questo Paese un paese unito… nessuno si è occupato di capire la ragione vera di questo arretramento… La radice è storica. Ma non riesco a capire quale è, perché ci sia questa perseveranza nel male… C’è il sud peggiore del Mediterraneo… mi sono fatto la convinzione che le mafie sono parte costituente della politica italiana, perché credo che ci sia la necessità che esistano…”. (Raffaele Vacca)

Alle origini della nuova ‘Ndrangheta. il 1980
di Enzo Ciconte
Rubbettino Editore – ISBN 9788849862300