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All’Ospedale San Giovanni di Dio di KR donata una vasca per il parto in acqua

Il Comitato di avvocati “Note fuori udienza” ha donato, al reparto di Ginecologia e Ostetricia dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Crotone, una vasca per il parto in acqua, che sarà inaugurata martedì 11 giugno, alle 11.30.

 Gli avvocati crotonesi, Roberto Stricagnoli, Serafina Cavaliere, Marzia Lucente, Francesco Licari, Caterina Marano e Pina Notarianni, già nello scorso mese di dicembre, in occasione del concerto di beneficienza “Note fuori udienza”, avevano annunciato di voler devolvere 13mila euro al reparto di Ginecologia ed Ostetricia, con l’intento di lanciare un messaggio positivo e di speranza e di celebrare la figura della donna, oltre che il diritto alla vita e alla salute. 

Un gesto concreto di grande generosità e sensibilità nei confronti della sanità pubblica e dell’intera comunità, per il quale il reparto di Ginecologia del nosocomio cittadino, diretto da Domenico Galea e la direzione dell’Asp, guidata dal commissario straordinario Antonio Brambilla, intendono ringraziare sentitamente gli avvocati crotonesi e tutti coloro che hanno partecipato alla raccolta fondi. 

Per il reparto di Ginecologia ed Ostetricia del San Giovanni di Dio si tratta di un’acquisizione molto importante, in quanto la vasca per il parto in acqua di regola favorisce nella gestante una sensazione di benessere, accelerando i processi ed attenuando i dolori delle contrazioni. Eseguendo circa 1200 parti all’anno, l’Unità operativa complessa di Ginecologia ed Ostetricia, il cui staff è costituito da sette medici strutturati, due medici cubani e, secondo calendario, due medici in formazione specialistica dell’Università di Catanzaro, è diventata un punto nascita di riferimento e di rilievo, sia per la città di Crotone che per il vasto circondario. Il tasso di tagli cesarei nel 2023 è risultato pari a 11,2 % per i primi cesarei e a 21,8% % per il totale dei cesarei: una percentuale nettamente al di sotto della media nazionale (19,9% i primi tagli cesarei e 36,35 il totale), nonché il tasso più basso in Calabria (la cui media è pari al 34,7%). 

L’acquisizione di uno strumento quale la vasca per travaglio e parto, offrendo a tante partorienti la possibilità di sperimentare l’immersione in acqua, potrebbe incentivare sia il numero di pazienti che si rivolgeranno all’ospedale pitagorico, sia l’ulteriore riduzione del tasso di cesarei. Un obbiettivo fortemente auspicato dall’Oms e dalla comunità medica internazionale, al fine di fornire il taglio cesareo solo alle donne che ne abbiano effettiva necessità. A questo scopo e per promuovere un processo di umanizzazione del travaglio e del parto, l’Azienda sanitaria provinciale di Crotone sta lavorando affinché in futuro sia possibile offrire anche la parto analgesia, tecnica utilizzata non solo per annullare i dolori del travaglio e del parto naturale, ma indicata in situazioni ostetriche particolari, come il travaglio prematuro, il travaglio prolungato, il parto indotto, il travaglio di prova per taglio cesareo pregresso, o anche quando la gestante è affetta da determinate patologie. (rkr)