All’Università Magna Graecia di Catanzaro sono stati attivati nuovi corsi di dottorato di ricerca. Nello specifico, si tratta di Scienze e Tecniche delle Professioni Sanitarie ed Applicate alla Sanità Pubblica, un dottorato presente solo all’UMG e alla Sapienza, e che serve a formare dei giovani in grado di insegnare nelle varie discipline delle professioni sanitarie (dall’infermieristica alla cardiologia, alla fisioterapia).
Altro dottorato attivato quello in Diritto ed Economia delle Transizioni e dello Sviluppo Sostenibile, in Interateneo con l’Università di Lancaster (Regno Unito), che afferisce al Dipartimento di Giurisprudenza, Economia e Sociologia, e che facilita gli scambi di natura internazionale, rendendo l’Umg competitiva sul piano della formazione, delle opportunità, della conoscenza, rendendosi in tal modo sempre al passo con i tempi.
Cosa non di poco conto per i giovani che vivono questa contemporaneità in continua crescita e che richiede sempre più specifiche acquisizioni professionali.
Dottorato nato invece lo scorso anno e che è stato ulteriormente perfezionato è Tecnologie Digitali Applicate, mentre fra i dottorati che si annoverano fra quelli che nel Meridione, nascono alla Magna Graecia, troviamo: il dottorato in Intelligenza Artificiale. Ingegneria Biomedica, Informatica e Scienze dell’Esercizio Fisico e dello Sport, quest’ultimo esistente anche all’Acquacetosa a Roma.
Infine, dato altrettanto degno di nota, quello rivolto alle borse di studio.
A fronte delle settanta dello scorso anno, quest’anno, la Magna Graecia ha ottenuto quarantotto borse a cui se ne aggiungono quarantadue del Pnrr, per un totale complessivo di novanta borse.
Ed altre venticinque borse saranno utilizzate contemporaneamente per coloro i quali frequenteranno gli ultimi anni della specializzazione assieme al dottorato o per chi lavora e vuole allo stesso tempo continuare a formarsi attraverso un dottorato di ricerca.
Grande soddisfazione viene pertanto espressa dal Rettore De Sarro: «Abbiamo dato delle opportunità sia ai nostri ragazzi ma anche a tanti giovani che essendo attirati da questi corsi vengono, appunto, nel nostro Ateneo», ha detto De Sarro, sottolineando che «la cosa per noi importante è quella di aver accresciuto la nostra rete formativa».
In conclusione De Sarro è soddisfatto di aver dato la possibilità a tanti giovani di formarsi in questa terra, sperando che queste opportunità li spingano a restare. (rcz)