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All'Unical La Notte dei Ricercatori torna in presenza

All’Unical La Notte dei Ricercatori torna in presenza

di MARIACHIARA MONACO – Dopo due anni di stop, causati dall’emergenza pandemica, l’Università della Calabria è tornata ad ospitare, in presenza, la tanto attesa e desiderata Notte dei ricercatori.

L’obiettivo è stato  quello di avvicinare i giovani al mondo della scienza, e per questo motivo, l’Università della Calabria, insieme all’Università Magna Graecia di Catanzaro, l’Università Mediterranea di Reggio Calabria e l’Università degli studi della Basilicata, hanno operato in simbiosi ed hanno dato vita ad un apparato organizzativo per far sì che ciò avvenisse.

Il cuore pulsante del progetto ha un nome molto audace: SuperScienceMe, così da proiettare i giovani verso un futuro molto vicino, nel quale la ricerca scientifica e la scienza, svolgono un ruolo decisivo, necessario anche nella salvaguardia dell’intero globo.

Il messaggio è stato molto chiaro, e per l’occasione, le ricercatrici ed i ricercatori, nei numerosi stand allestiti lungo il famoso ponte scoperto “Pietro Bucci”, hanno illustrato le cinque missioni del programma europeo, incentrato su  i cambiamenti climatici, la prevenzione contro il cancro,  la salvaguardia degli Oceani, la salute dei suoli, e per finire la formazione di città a impatto climatico zero.

Insomma una vera e propria immersione nel mondo scientifico, che ha accompagnato i numerosi studenti in questo fantastico mondo chiamato “Ricerca”.

Non solo, coloro i quali hanno partecipato alla Notte dei ricercatori,  hanno avuto la possibilità di assistere ad esperimenti e dimostrazioni,  conferenze e seminari, mostre, visite guidate, concerti. Il mondo dell’arte che viene miscelato dagli atenei, con il mondo scientifico.

«Abbiamo la necessità di attirare nuove e giovani risorse nel mondo della ricerca», ha asserito la dirigente del Cnr Lidietta Giorno, sottolineando uno degli obiettivi principali della Notte che è proprio quello di avvicinare i giovani studenti alla carriera accademica.

Non solo giovani universitari, nel più grande Campus d’Italia infatti, si sono registrate presenze record di scuole medie e superiori dell’intera provincia e non solo. Con Researchers at schools, gli studiosi delle quattro università coinvolte, insieme ai tecnici del Cnr, hanno incontrato i numerosi studenti, per illustrare loro, le cinque Eu Mission.

Una macchina organizzativa perfetta, che ha fatto rivivere all’ ateneo, l’energia e l’importanza di un evento che necessita della “presenza” delle persone.

Il rettore dell’Università della Calabria, Nicola Leone, si è detto orgoglioso, di come anche quest’anno la Notte delle ricercatrici e dei ricercatori, di cui Unical è capofila, sia stata fra i pochi, otto precisamente, progetti italiani finanziati dalla Commissione europea.

«Questo riconoscimento conferma le nostre grandi capacità, non solo scientifiche, ma anche comunicative e di trasferimento delle conoscenze», ha concluso Leone.

Nei quattro atenei coinvolti, inoltre, come da tradizione, è stato organizzato lo spettacolo serale, pronto a chiudere il programma.

Il Campus di Arcavacata, ha ospitato il cantautore Peppe Voltarelli, nell’anfiteatro di Piazza Vermicelli,  pronto a fare divertire i numerosi spettatori attraverso Le ragazze del paese accanto e sonificAzione nella notte degli acchiappacervelli. (mm)