La delicata questione dei 7mila tirocinanti calabresi è stata oggetto di confronto tra il consigliere regionale di Io Resto in Calabria, Marcello Anastasi, e la senatrice di Italia Viva, Silvia Vono, che si sono trovati d’accordo sulla «non proseguibilità dello stato di precarietà cronicizzata in cui versano il numeroso ed eterogeneo gruppo di tirocinanti».
La parlamentare, in adesione alle valutazioni di Anastasi di cui ha recepito e fatto proprio lo spirito di concretezza volta alla soluzione del problema, ha manifestato la necessità di continuare ad operare a livello ministeriale come già si sta facendo mediante il diretto coinvolgendo nella problematica anche dei ministri Bonetti e Brunetta, ai quali si pone la questione riferita alle diverse tipologie di qualifica per i tirocinanti calabresi (Miur- Mibcat-Giustizia) che hanno concluso positivamente il corso di formazione professionale, proposto dalla Regione Calabria e i relativi ministeri.
Si evince, infatti, che nel percorso formativo le materie di studio risultano differenti tra loro e per tale motivo non può essere assegnata una qualifica generica per tutti, in quanto il lavoro svolto all’interno degli Enti ospitanti determina già una qualifica diversa.
La Senatrice Vono e il consigliere regionale Anastasi, al termine dell’incontro si sono lasciati ridandosi appuntamento a breve per un’assemblea aperta alla presenza di una delegazione di tirocinanti della Calabria per poter discutere e approfondire ulteriormente sulle loro problematiche ed ottimizzare altre possibili proposte per un concreto e proficuo percorso interlocutorio presso le sedi politiche romane. (rrc)