Il libro L’Impasse, scritto da Pierre Freyburger, Eric Chabauty e da Luc Georges, appena uscito in Francia, dedica un capitolo all’opera calabrese che sta nascendo vicino all’ex campo di internamento Ferramonti di Tarsia.
A renderlo noto, il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, che sottolinea come sia «questo il volto vero, solidale e accogliente della Calabria, motivo di orgoglio nel mondo, non certo il deplorevole episodio di aggressione e calci ad un poverom innocente bambino marocchino, avvenuto ieri sera nella civilissima e ospitale città di Cosenza».
L’opera umanitaria che sta nascendo a Tarsia, «è il simbolo di un’idea del mondo fondata sul rispetto», che sarà destinata ad accogliere le spoglie delle vittime degli attraversamenti del Mediterraneo.
Una iniziativa voluta dal Comune di Tarsia e dalla Regione Calabria, e fortemente sostenuta dal Movimento Diritti Civili, guidato da Franco Corbelli,, e che nascerà su una collina di circa 28 mila metri quadrati, immersa tra gli ulivi e vicina al vecchio camposanto comunale, in parte ebraico, a poca distante dall’ex campo di concentramenti Ferramonti, dove vennero internati circa tremila persone durante il fascismo, e dove nessuno subì, mai, atti di violenza. (rcs)