Prestigioso incarico per Antonino Tramontana, che è stato eletto presidente di Unioncamere Calabria, succedendo a Klaus Algieri.
L’elezione di Tramontana, che è anche presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria, è avvenuta nel corso della seduta di Giunta camerale regionale tenutasi lo scorso 23 novembre nella sede di Lamezia Terme.
«Da qui ai prossimi anni Unioncamere Calabria dovrà affrontare una sfida impegnativa – ha dichiarato il Presidente Tramontana –. Il nostro lavoro dovrà accompagnare le imprese verso la ripresa, aiutandole ad uscire da questa fase critica legata all’emergenza da Covid 19. Attraverso la piena condivisione con il mondo imprenditoriale, dovremo attivare un percorso virtuoso finalizzato alla valorizzazione delle peculiarità di ciascuna delle 5 province calabresi, e che sia in grado di creare le condizioni per far emergere la qualità e la sinergia del sistema economico regionale».
«È importante – ha evidenziato – che in questa fase complessa, in cui il sistema camerale si trova per effetto della riorganizzazione seguita alla recente riforma delle Camere di commercio, si operi assieme alla Regione Calabria su leve strategiche quali semplificazioneamministrativa e transizione digitale, internazionalizzazione, valorizzazione del turismo e del patrimonio culturale, alimentando una partnership istituzionale che potenzi la rete delle Camere di commercio sul territorio, al fine di contribuire fattivamente all’attuazione delle misure del Pnrr a beneficio delle imprese».
Santo Biondo, segretario generale della bUil Calabria, ha espresso soddisfazione per l’elezione di Tramontana, «giovane e capace imprenditore reggino, ha saputo dimostrare sul campo, guidando con lungimiranza la Camera commercio di Reggio Calabria, le sue doti manageriali e umane».
«Al neo presidente di Unioncamere Calabria – ha aggiunto – auguriamo buon lavoro e facendo questo manifestiamo sin da subito la necessità di aprire, in tempi rapidi, un confronto positivo e propositivo con chi rappresenta le imprese calabresi».
«Ciò – ha concluso – al fine di portare a compimento l’idea di dare vita in Calabria ad un’alleanza produttiva, nella convinzione che questa possa servire alla Calabria per uscire dalle secche economiche in cui si trova da troppo tempo; per costruire lavoro rispettoso delle leggi; per realizzare un argine allo strapotere mafioso e, in ultimo ma non per ultimo, per mettere questa terra in grado di sfruttare al meglio le provvidenze previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza: forse l’ultima vera occasione per ridisegnare la Calabria, ridarle una speranza e proiettarla verso il futuro». (rrm)