La direttrice artistica di Armonie d’Arte Festival, Chiara Giordano, ha voluto ringraziare Michele Traversa, «padre» del Parco internazionale della Scultura e della Biodiversità mediterranea di Catanzaro, che sta ospitando la prestigiosa kermesse giunta alla 21esima edizione.
«Un luogo – ha detto la Giordano – che si distingue per la sua unicità a livello globale, perché vede l’inedita e preziosa compresenza di quattro simboli e temi fondamentali del nostro tempo e certamente del futuro: Natura, Cultura, Salute Pace. Infatti, all’interno di un vasto rigoglioso polmone verde di biodiversità mediterranea, risiedono le monumentali installazioni permanenti di 13 artisti contemporanei di fama mondiale (Tony Cragg, Mimmo Paladino, Jan Fabre, Antony Gormley, Marc Quinn, Wim Delvoye, Stephan Balkenhol, Dennis Oppenheim, Michelangelo Pistoletto, Mauro Staccioli, Daniel Buren, H.H. Lim, Gianfranco Meggiato) e, sullo stesso sito, si affacciano un Ospedale e un prezioso Museo storico militare, come un unico silenzioso monito rivolto a noi tutti».
«Niente nasce dal nulla – ha aggiunto – e questo Parco ha un padre che lo ha fortemente voluto e creato, l’illuminato e pragmatico Michele Traversa a cui va tutto il grande apprezzamento e l’immensa gratitudine della Fondazione Armonie d’Arte e del Festival; il Festival ringrazia anche coloro che nel tempo ne hanno consentito lo sviluppo, la manutenzione, la fruizione, soprattutto l’Ente gestore che è l’Amministrazione provinciale con i Presidenti che dopo Traversa si sono via via succeduti, da Wanda Ferro a Enzo Bruno ed oggi Sergio Abramo con cui, altresì come Sindaco del capoluogo, la Fondazione ha da poco sottoscritto un protocollo ad hoc finalizzato allo sviluppo di Armonie d’Arte Festival, inteso er il suo valore di brand internazionale, come strumento strategico per la valorizzazione del Parco e della città».
Da quest’anno quindi, Armonie d’Arte Festival affianca questo luogo al suo storico spazio d’eccellenza che è il Parco archeologico nazionale di Scolacium a Borgia, e che per rara capacità di fascinazione oltre che per l’importante significanza storico monumentale paesaggistica, resta comunque l’ineludibile e potente connotazione del marchio Armonie d’Arte Festival che, sua volta, lo ha portato alla ribalta nazionale e internazionale, con la presenza di artisti del più profilo e pubblico davvero da tutto il mondo. Con questa ventunesima edizione, in periodo ancora segnatamente pandemico, il Festival ha solo avviato la programmazione al Parco catanzarese, anche per sondarne le potenzialità effettive tecnico logistiche e di restituzione di emozionalità altresì sotto il profilo di una illuminazione creativa e autoriale; e lo ha fatto con presenze artistiche comunque di livello internazionale come la star del jazz Stanley Jordan o con il più interessante teatro contemporaneo italiano con la Compagnia Anagoor; non senza il cortese supporto dello staff a vario titolo del Parco e, in forma di partnership, della struttura di ristoro presente, in Primis, con il suo dinamico titolare Francesco Chirillo, pronto a cogliere l’opportunità di feconde collaborazioni.
Il Festival non finisce con la programmazione estiva che volge a termine, e vede il 2 settembre l’ultimo appuntamento con la danza internazionale in forma di realtà aumentata con la performance 0AR. Per il prossimo autunno, infatti, è predisposto e sarà presentato a breve anche sul sito del Festival, www.armoniedarte.com, un intenso programma per il Parco internazionale della Scultura e della Biodiversità Mediterranea, con visite guidate alle installazioni artistiche, passeggiate guidate sulla biodiversità mediterranea, un evento speciale dedicato alla figura prematuramente scomparsa del grandissimo fotografo Giovanni Gastel con cui il Festival aveva predisposto una prestigiosa collaborazione per il 2021 e, infine, un importante Forum con autorevoli esponenti nazionali ed internazionali della cultura, del management e delle istituzioni, sul tema del ruolo e della funzione che luoghi di questa potenzialità e valore come il Parco di Catanzaro possono giocare a favore dello sviluppo culturale, sociale ed economico localmente e per il più ampio orizzonte del contesto mediterraneo. (rcz)