Raccontare la bellezza di un Festival – che quest’anno ha compiuto 20 anni – non è facile, non basterebbero le parole. Eppure, è stato Armonie d’Arte Festival a raccontarsi al suo pubblico, presentando un cartellone dal sapore internazionale, nuovo, innovativo e, sopratutto, con la voglia di raccontare una passione e un amore nati 20 anni fa e che continuano a battere forte.
Un piccolo grande capolavoro da lode, ideato dal suo direttore artistico, Chiara Giordano che, a conclusione di questa edizione dal titolo Nuove Rotte Mediterranee, ha voluto ringraziare il pubblico con un post su Facebook: «la nostra è, in fondo, una narrazione e, dunque, abbiamo senso se Voi, mai utenti ma interlocutori, ci siete».
«Siamo molto orgogliosi – ha dichiarato Chiara Giordano nella conferenza stampa conclusiva della rassegna – perché questa edizione abbiamo vinto una sfida, quella di una stagione organizzata al tempo del Covid-19. Coraggiosi? Spregiudicati? No, c’era voglia di tornare a vivere l’arte e appuntamenti culturali in piena sicurezza e libertà. Gli artisti, i giornalisti nazionali e internazionali, gli esperti di turismo, cultura e marketing territoriale sono rimasti a bocca aperta nel vedere e vivere la magia di Scolacium e le bellezze del nostro territorio».
«Questo significa – ha aggiunto – che stiamo lavorando nella giusta direzione e, finalmente, la Calabria sta comunicando in un modo nuovo ed efficace. E’ stato un cartellone intenso e di spessore, con tantissimi eventi di qualità che hanno puntato sulle sinergie e sulla valorizzazione della nostra Terra, per questa ragione ringrazio la preziosa collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Borgia e il suo sindaco Elisabeth Sacco, la Fondazione Michelangelo Pistoletto e Cittàdellarte».
Un Festival, che è una «bellissima favola», come l’ha definita Antonella Cuciniello, direttore della Direzione Regionale Musei Calabria, «una straordinaria realtà che ha scaldato il cuore di tutti noi operatori in un momento difficile. Chiara Giordano, con la sua determinazione, ci ha spronato a vedere il bicchiere sempre mezzo pieno».
Elisa Nisticò, responsabile del Parco Scolacium, ha espresso l’importanza di accogliere un evento così prestigioso in un luogo prezioso per il territorio che viene visitato da tantissimi utenti durante l’anno e ancor più durante il Festival.
Per Ivan Cardamone, assessore alla Cultura del Comune di Catanzaro, ha ribadito come «questo festival contribuisce a divulgare l’immagine positiva della città in campo nazionale e internazionale e favorisce lo sviluppo turistico e la conoscenza del ricco patrimonio storico e naturalistico del nostro territorio».
Presenti, per la Fondazione Armonie, Alberto Costa, Armando Vitale e Francesco Brancatella.
«Questo Festival – ha ribadito Chiara Giordano – deve diventare la porta di ingresso per una Calabria che si vuole svelare per la sua qualità estetica e che deve la sua bellezza all’incrocio speciale fra il territorio, il saper fare delle persone e l’accoglienza. Armonie d’Arte è stato capace di non fermarsi solo alla bellezza di Scolacium e alla qualità degli spettacoli ma si è spostato sul territorio, facendo conoscere a noi e agli artisti le peculiarità di questa regione: questo è uno degli straordinari commenti che i nostri ospiti ci hanno lasciato».
«Sono affermazioni – ha concluso il direttore artistico di Armonie d’Arte – che fanno bene al cuore e all’anima e ci spronano a continuare su questa strada. Il sottotitolo, partito da quest’anno, Nuove Rotte Mediterranee, segna la volontà di un racconto rinnovato del Mare Nostrum. Pensiamo che la cultura e l’arte siano lo strumento per favorire lo sviluppo umano, sociale ed economico della nostra Terra. Tutto ciò da realizzare in una logica di insieme con le istituzioni, le amministrazioni e le Associazioni». (rrm)