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Marco Siclari

Assolto il sen. Marco Siclari: nessun contatto mafioso. Fine del fango

di SANTO STRATICi sono voluti tre anni per avere giustizia: il sen. Marco Siclari (Forza Italia), di Villa San Giovanni, in appello è stato assolto con formula piena dalle infamanti accuse emerse nell’inchiesta Eyphemos: nessun contatto con esponenti mafiosi e nessun voto di scambio. Il fatto semplicemente non sussiste, dice il dispositivo che assolve il parlamentare calabrese da ogni imputazione.

Un castello di accuse, infondate – come ha riconosciuto lo stesso sostituto procuratore generale Danilo Riva che aveva chiesto lo scorso aprile l’assoluzione nel corso delle ultime udienze – e una spaventosa macchina del fango che ha sottratto alla Calabria un serio parlamentare che in Senato aveva in molte occasioni mostrato di saper e voler difendere gli interessi della sua terra.

Una vicenda, a dir poco kafkiana, con un processo monstre che si era concluso con una condanna di primo grado a 5 anni e 4 mesi di reclusione.

Lo scorso aprile la Procura generale, guardando le carte processuali dove emergeva con chiarezza l’assoluta estraneità del politico alle accuse di voto di scambio elettorale con l’aggravante mafiosa, aveva chiesto l’assoluzione. Non capita spesso che la pubblica accusa riconosca l’errore giudiziario: in questo caso il perito del tribunale ha ribaltato il contenuto di una intercettazione che era stata determinante per la condanna. La trascrizione era parziale e capovolgeva completamente il contenuto: dall’intercettazione (nel suo reale contenuto) emergeva l’assoluta estraneità a contatti con esponenti mafiosi, al contrario di quello che invece il testo in word fornito ai giudici lasciava intendere.

Ci sono voluti, dunque, tre anni e un vergognoso castello di infamie gratuite per restituire la dignità e l’onore a un onesto servitore dello Stato, il cui impegno si può desumere dalla documentazione dell’attività parlamentare al Senato. Interventi, interpellanze, proposte, tutte orientate alla salute dei calabresi e degli italiani (Siclari è un dirigente medico) e allo sviluppo della Calabria. Per la cronaca, è stato il sen. Marco Siclari, in Senato, a febbraio del 2020, quando di Covid si sapeva poco o niente a lanciare nell’aula del Senato un pressante allarme per affrontare in maniera adeguata la pandemia che stava per arrivare, ma tutti, in maniera trasversale nelle aule parlamentari, sembravano voler sottovalutare o ignorare. L’allarme di Siclari, con l’invito a imporre l’uso della mascherine per limitare i contagi, rimase inascoltato, fino a quando, come sappiamo, la pandemia mostrò la sua crudele contabilità di morti e contagi fuori di qualunque previsione.

Molto soddisfatto alla lettura del dispositivo l’avvocato difensore di Marco Siclari, Gianluca Tognozzi, il quale – è bene ricordarlo – il giorno stesso della condanna di primo grado (in giudizio abbreviato) si era detto «esterefatto della violenza della sentenza che riconosceva la totale responsabilità dell’imputato» pur in assenza di qualsiasi elemento probatorio, ma basandosi su lacunose e incerte intercettazioni che la successiva perizia del Tribunale ha dimostrato essere non solo incomplete ma addirittura di significato opposto.

L’utilizzo delle intercettazioni, se non regolato, può portare non a uno ma a tanti “casi” Siclari, dove – al di là delle penitenze e delle sofferenze morali e materiali dell’imputato, è bene sottolineare che c’è stata una vera e propria lesione dei diritti parlamentari, a danno degli elettori che legittimamente avevano scelto e votato un candidato.

Chi risarcirà di questi tre anni di infamia gratuita il sen. Siclari? Anche sul piano mediatico, non è mancata la gogna giustizialista di qualche testata disattenta o pregiudizialmente colpevolista. Il caso Siclari deve insegnare che non si può continuare a “processare” sui giornali tanti destinatari di un avviso di garanzia (di un rinvio a giudizio) che poi risulteranno vittima di un errore giudiziario, senza attendere gli esiti del giudizio. Non è un problema di soldi, ma di sottrazione della dignità di una persona, oltre che in un parlamentare nell’esercizio delle sue funzioni – peraltro Siclari, date le circostanze, ha dovuto rinunciare a candidarsi alle elezioni dello scorso settembre.

Messaggi di felicità e di vicinanza per la giusta conclusione di un processo che non doveva nemmeno cominciare, sono pervenuti da Forza Italia (a cominciare dal ministro degli esteri Antonio Tajani che si trova a New York per l’Assemblea delel Nazioni Unite), e da moltissimi senatori anche dell’opposizione. In molti avevano creduto nell’estraneità e nell’innocenza del sen. Siclari. (s)

LE REAZIONI

Antonio Tajani  (Ministro degli Esteri, FI): «Ho accolto con grande soddisfazione la notizia dell’assoluzione con formula piena di Marco Siclari. Sono sempre stato certo della sua innocenza. Una ulteriore testimonianza che la giustizia prevale sempre!».

Maurizio Gasparri (Vicepresidente del Senato, FI): «”Ero presidente della Giunta per le elezioni e le immunità parlamentari del Senato quando mi pervenne la richiesta di arresto dell’allora senatore Marco Siclari. Apprendo oggi che, in sede di appello, il senatore Siclari è stato assolto con formula piena. E questa assoluzione era stata richiesta anche dai magistrati della Procura generale. Sono lieto per Marco Siclari, che ha sofferto per anni e anni in una condizione di penalizzazione che ne ha cambiato la vita in peggio. Ma se sono contento per lui, sono sgomento per noi italiani. Perché alcune sacche della magistratura mettono in piedi accuse senza fondamento. E rivendico con orgoglio l’azione di presidente della Giunta per le immunità che vagliò con la dovuta attenzione, quella vicenda. E non trovò fondamento nelle affermazioni che venivano fatte dai magistrati dell’accusa e che già all’esame delle carte apparivano totalmente pretestuose e infondate. Mi rivolgo ancora una volta pubblicamente al ministro Nordio. Quando la facciamo questa riforma? Quando mettiamo fuori dalla porta quei magistrati che fanno uso politico della giustizia? Chi risarcirà persone come Marco Siclari il cui percorso, anche politico, è stato condizionato da accuse senza fondamento? Sono contento da un lato, ma dico con chiarezza che è una vergogna questa vicenda per quella magistratura italiana che, ancora una volta, esce a pezzi da questa vicenda. Siclari gireràa testa alta. Alcuni togati dovranno girare a testa bassa sommersi dal discredito».

Licia Ronzulli (Capogruppo Senato, FI): «E adesso chi ripaga il senatore Siclari di tre anni di gogna mediatico-giudiziaria, delle sofferenze subite da lui e dai suoi cari, della macchia alla sua reputazione che neanche una sentenza di assoluzione potrà eliminare, perché ai titoloni del processo non seguono mai i titoloni dell’assoluzione con formula piena, ma solo dei semplici trafiletti? Di certo, non quegli inquirenti che con incredibile facilità e leggerezza rovinano vite e storie politiche, senza mai essere poi puniti per il fallimento di un processo e che, invece, proseguono a far carriera, godendo anche della protezione e della copertura della corporazione. E questo accade solo all’interno della magistratura, perché, per esempio, un medico che sbaglia l’intervento chirurgico rischia di essere denunciato dal paziente anche 10 anni dopo l’operazione. Tutto ciò è inaccettabile».

Paolo Barelli (Capogruppo Forza Italia alla Camera): «Davvero felice per l’assoluzione con formula piena di Marco Siclari perché il fatto non sussiste. Oggi, è stata ripristinata la verità ed è stata fatta giustizia. Siamo felici per lui, noi di Forza Italia siamo garantisti con tutti. È facile condannare e dare etichette con indagini ancora in corso. Con processi politici e mediatici si rovina la vita e l’immagine delle persone salvo poi non dare la stessa risonanza quando le tesi accusatorie hanno fatto danni e il condannato ingiustamente si rivela innocente. All’amico Marco un caro abbraccio dalla comunitàdi Forza Italia».

Roberto Occhiuto (Presidente Regione Calabria, FI): «L’assoluzione dell’ex senatore Marco Siclari è una bella notizia: tante accuse si sono dimostrate false, tanti teoremi pura fantasia. Rimane il forte dispiacere per lo stillicidio di attacchi e per la gogna mediatica che Marco ha dovuto subire negli ultimi anni».

Mario Occhiuto (senatore FI): «Sono felice per l’esito del processo che ha assolto con formula piena Marco Siclari, felice del fatto che abbia finalmente avuto modo di chiarire a fondo le circostanze che dimostrano la sua innocenza. Conoscendo personalmente Marco Siclari, non ho mai avuto dubbi sulla sua correttezza e sulla sua estraneità a fatti che riguardano il malaffare e la vicinanza ad ambienti mafiosi. Oggi tutto questo viene finalmente conclamato, anche se nulla può cancellare gli anni di sofferenza che ha dovuto affrontare».

Francesco Cannizzaro (Vicecapogruppo Camera, FI): Felice che la posizione dell’ex parlamentare Marco Siclari sia stata chiarita. Da collega di partito e da amico della famiglia Siclari, non posso che accogliere con sincero compiacimento questa notizia. La dimostrata infondatezza delle accuse mosse nei confronti di Marco rende felice chi, come Forza Italia, crede nel valore del garantismo (per tutti) fino a sentenza definitiva. Dispiace, ovviamente, per il calvario giudiziario e politico subìto, ma bisogna sempre credere nella Giustizia. Conosco bene l’integrità morale ed etica di tutta la famiglia Siclari, tanto dal punto di vista politico quanto imprenditoriale. E quel che conta è aver dimostrato l’estraneità a quelle pesanti accuse. A titolo personale ed al contempo a nome del Coordinamento provinciale di Forza Italia Reggio Calabria, manifesto quindi a Marco i più affettuosi sentimenti di contentezza».

Giuseppe Mangialavori (presidente della Commissione Bilancio della Camera, FI): «Chi come me conosce Marco, le sue qualità umane e politiche, sapeva che non ci sarebbe potuto essere pronunciamento diverso da quello odierno. Intendo rinnovare la mia stima e la mia vicinanza ad un amico e collega col quale, nella passata legislatura in Senato, abbiamo lavorato assieme per la crescita del Paese e della nostra Calabria».

Maria Tripodi (sottosegretaria agli Esteri, FI): «La mia solidarietà in questi anni per l’odissea e l’ingiustizia a cui Marco Siclari è stato sottoposto, si unisce alla soddisfazione per l’ottima notizia della sua assoluzione con formula piena su richiesta della Procura generale, dalle infamanti accuse di voto di scambio politico mafioso. Si chiude così una lunga vicenda giudiziaria che ha colpito chi si è sempre impegnato in maniera corretta e trasparente in politica. Forza Italia non ha mai avuto dubbi della sua innocenza. Un abbraccio a lui e alla sua famiglia».

Pierantonio Zanettin (senatore e capogruppo di Forza Italia in Commissione Giustizia: «Marco Siclari è stato finalmente assolto con formula piena dalla infamante accusa di essere mafioso, su richiesta conforme della procura generale. A lui va tutta la mia personale solidarietà per il calvario a cui è stato ingiustamente sottoposto. Avevo avuto modo di leggere le carte del processo ed era evidente quanto la sentenza di primo grado fosse ingiusta. Il proscioglimento ora restituisce a Siclari l’onore, ma quanto dolore ha dovuto patire? Come potrà mai essere risarcito?».

Paolo Emilio Russo (Capogruppo Commissione Affari Costituzionali alla Camera, FI): «L’assoluzione del senatore Marco Siclari dimostra quanto chi lo conosce ha sempre saputo, ma, ancora una volta, che inchieste che poi si dimostrano fondate su accuse inesistenti possono interferire nelle vite e nell’ impegno politico delle persone senza dare loro la possibilità di difendersi e di farlo in un tempo accettabile. Questa ennesima vicenda giudiziaria che ha colpito un esponente di Forza Italia – ma poteva essere di qualunque altro partito – dimostra che è necessario rivedere alcuni meccanismi del nostro sistema giudiziario che, evidentemente, non stanno funzionando. Questo governo di centrodestra lo ha scritto nel suo programma e ha il dovere di farlo».

Raffaele Nevi (vicecapogruppo vicario FI alla Camera): «Siamo felici che la verità sia venuta finalmente a galla, non poteva essere altrimenti. La Corte di appello di Reggio Calabria ha assolto Marco Siclari, senatore di Forza Italia, con formula piena perché il fatto non sussiste. Siclari era stato ingiustamente coinvolto nel processo ‘Eyphemos’ e macchiato per anni di accuse vergognose con pesanti conseguenze sulla sua vita personale e professionale. Accuse che ora si sono concluse con un nulla di fatto. Noi di Forza Italia siamo sempre stati garantisti, come lo siamo con tutti fino a sentenza definitiva. Lo stesso non si può dire per molti organi di stampa che si sono affrettati a dare etichette che hanno distrutto l’immagine e la vita negli ultimi anni di Marco Siclari. Ora la notizia dell’assoluzione sarà diffusa con la stessa enfasi o relegata ad un trafiletto o un breve comunicato o peggio non diramata? Noi di Forza Italia vogliamo invece gridarlo a gran voce: Marco Siclari è innocente, bentornato».

Matilde Siracusano (Sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento, FI): «Sono davvero felice per l’assoluzione di Marco Siclari, già senatore di Forza Italia ed esponente del nostro partito. Restano il fango e le accuse che ha dovuto subire per anni, e anche dopo questa vicenda dovremmo tutti riflettere sulla necessità non più differibile di una coraggiosa riforma della giustizia Ma oggi è una bella giornata, e guardiamo al futuro con ottimismo».