L’Odv Basta Vittime sulla Strada Statale 106 si è chiesta «cosa altro deve accadere prima che tutta la classe politica dirigente di Corigliano-Rossano chieda e pretenda la rimozione dei dirigenti di Anas Spa in Calabria, responsabili di questo disastro..?».
Una domanda che arriva dopo il confronto nel Centro d’eccellenza di Corigliano Rossano, dove da una parte c’era la candidata a sindaco, Pasqualina Straface che chiariva «in modo netto – ha riportato Basta Vittime – che chiederà una revisione di questo progetto poiché non è ammissibile che l’attraversamento sull’area urbana di Corigliano preveda un “ponte” di oltre un chilometro», mentre il sindaco Flavio Stasi ha dichiarato che nella prossima conferenza dei servizi già convocata per il prossimo maggio il Comune di Corigliano-Rossano darà un parere negativo sul progetto».
«Un progetto che è stato letteralmente bocciato dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici – ha ricordato l’Odv – e che non si capisce quanto costerà. Nel 2021 costava 471 milioni di euro. Nel 2022 il costo era salito a 560 milioni di euro mentre nel 2023 il costo del progetto di fattibilità tecnico economico è stato fissato a 975 milioni di euro più Iva. Praticamente più del doppio del costo stabilito 3 anni fa… E c’è da dire che non siamo ancora nelle condizioni di avere un progetto definitivo esecutivo che, semmai dovesse rispettare tutte le prescrizioni necessarie ad ottenere la verifica di ottemperanza, salirebbe certamente almeno a 2 miliardi».
«Un progetto, infine, di 32 chilometri diviso in 2 lotti. E quando è stato chiesto – ha concluso – di vincolare la realizzazione dell’opera al finanziamento ed all’approvazione di entrambi i lotti (al fine di non lasciare sul territorio incompiute), l’Anas Spa ha risposto testualmente: “Le risorse per la realizzazione del progetto sono autorizzate ai sensi dell’art. 1, comma 51, della legge 29 dicembre 2022, n. 197”. Significa, semplicemente, che il vincolo non lo mettono…». (rcs)