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Bevacqua (PD): L’approccio ospedale centrico è un errore storico

Per il consigliere regionale del PD, Domenico Bevacqua, ha evidenziato come «la nostra regione ha una popolazione che invecchia e le aree interne sono sempre più isolate. Continuare a pensare di risolvere tutto solo con gli ospedali è un errore storico».

«Servono investimenti in assistenza territoriale, servizi sociosanitari e strutture più vicine ai cittadini, per garantire a tutti, anche nei piccoli centri, il diritto alla salute ed evitare l’ingolfamento dei pronto soccorso», ha rimarcato il dem, sottolineando come il dibattito dell’8 marzo «ha dimostrato quanto fosse necessario convocare un Consiglio ad hoc sulla sanità, che come opposizione abbiamo chiesto con forza, per discutere di un tema così fondamentale per la qualità della vita dei calabresi».

«Dopo 15 anni di commissariamento, iniziato sotto la giunta Scopelliti – ha proseguito Bevacqua, ricordando anche che il centrodestra governa la regione da 10 dieci anni su 15 –, la Calabria continua a subire politiche che hanno favorito la migrazione sanitaria, portando risorse e cure lontano dalla nostra regione. Davanti alla continua emergenza che i cittadini vivono sulla propria pelle non basta dire, come ripetono la maggioranza di centrodestra e Occhiuto, che in Calabria è cambiata la musica, perché la realtà ci mostra una sanità che continua a non rispondere ai bisogni dei cittadini».

«La richiesta di pieni poteri sull’edilizia sanitaria – ha spiegato ancora il capogruppo dem – è segno evidente di una debolezza legata all’incapacità di una gestione, come lo smantellamento del Dipartimento alla sanità dimostra, che non ha saputo raggiungere gli obiettivi prefissati. La mancanza di una visione sulla sanità l’avevamo già manifestata in occasione della presentazione del piano sulla rete ospedaliera da parte dal governatore, considerandolo un mero atto burocratico che si limitava a mutuare la proposta già avanzata dall’ex commissario Scura».

«Un piano che non teneva conto delle mutate esigenze regionali e della necessità di potenziare l’assistenza territoriale – ha concluso – i servizi per le aree interne e, complessivamente, i servizi sociosanitari. Inoltre, i progetti su ospedali, come quelli di Palmi e Vibo, così come quella della Sibaritide, non sono frutto di una visione del presidente Occhiuti, ma risalgono a ordinanze del 2007, e non sono certo intestabili a Occhiuto che sta solo procedendo nel solco della continuità istituzionale».

Per la consigliera dem Amalia Bruni, «le risposte del presidente Occhiuto sono insoddisfacenti e il suo atteggiamento, chiuso al dialogo e incapace di costruire un confronto costruttivo, danneggia ulteriormente la Calabria».

«Altro che cambiamento, la sanità calabrese è ostaggio di una gestione fallimentare, opaca e autoreferenziale», ha tuonato Bruni, non risparmiando critiche a Occhiuto: «fin dalla sua nomina, avevamo espresso disponibilità a collaborare per affrontare la ricostruzione del sistema sanitario. Invece ci siamo trovati davanti un uomo solo al comando, intento più ad annunciare che a risolvere, in una narrazione mediatica distante anni luce dalla realtà».