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Mariaelena Senese

Bonus edilizi, FenealUil Calabria: Bene freno alle frodi, ma variazione delle regole frena cantieri già aperti

Il segretario generale di FenealUil CalabriaMaria Elena Senese, in merito al bonus edilizi, ha evidenziato che, pur condividendo «l’opportunità di porre un freno alle frodi», non è possibile «una continua variazione “in corsa” delle regole», «con la conseguente brusca frenata di arresto dei cantieri già partiti e di quelli contrattualizzati e in procinto di partire».

«È giusto, dunque – ha evidenziato – colpire le frodi, ma lo Stato  non può oggi colpire tutti nello stesso modo, penalizzando le imprese sane e corrette che, peraltro, già pagano lo scotto legato alle difficoltà di approvvigionamento dei materiali e del vertiginoso rincaro delle materie prime; penalizzare loro significa arrestare il  boom economico in atto e far perdere l’occupazione ai tanti, tantissimi, lavoratori impiegati nel settore».

«Non c’è dubbio – ha proseguito la segretaria generale – che nell’ultimo anno trascorso i bonus edilizi hanno dato un grande impulso a tutto il comparto del settore, generando un forte aumento della domanda di interventi di riqualificazione energetica e miglioramento sismico degli edifici, con una positiva e significativa ricaduta sull’economia e sull’occupazione. Constatiamo che le norme e le procedure applicative dei bonus  sono state, sin dall’inizio liberali nelle regole di accesso ma,  al contempo, molto complesse nell’iter burocratico e applicativo».

«L’impennata data al settore edile – ha continuato – ha fatto nascere dal nulla migliaia di nuove imprese, improvvisate, prive di struttura aziendale, sorte, in gran parte, in maniera artificiosa e con il solo scopo di sfruttare, altrettanto artificiosamente, guadagni correlati ai bonus. Invero, alla luce dei report di accertamento della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Entrate, il liberale sistema di accesso e di esecuzione lavori dei bonus edilizi, ha consentito a tutti quegli operatori economici sleali, in grandissima parte rinvenibili nelle imprese neonate, di perpetrare vere e proprie truffe ai danni dello Stato».

«È stato consentito – ha detto ancora – l’inserimento nel mercato di cosi tanti operatori economici improvvisati che il rischio non può che non essere anche quello  legato al dumping salariale, al lavoro nero ed agli infortuni sul lavoro. Da qui sono stati molti i cambiamenti “in corsa” delle regole ed oggi assistiamo all’ennesima modifica normativa dei bonus che, nel decreto “ristori ter” di qualche giorno fa, stringe in modo preponderante la possibilità di cessione dei crediti fiscali».

«È quindi giusto – ha evidenziato – sostenere urgentemente l’economia sana dell’Italia, allentare le restrizioni intraprese e ridare fiducia al comparto. Altrettanto giusto urgente ed indifferibile è che il Governo provveda a snellire le procedure legate all’assunzione dei tanto propagandati 1200 ispettori del lavoro che si appalesano estremamente necessari per il controllo dei cantieri; in merito,  basta ricordare che nell’ anno appena trascorso si sono registrati numeri allarmanti di infortuni sul lavoro e giornalmente rimaniamo atterriti davanti all’ennesima tragedia».

«O lo Stato interviene con estrema sollecitudine – ha concluso – oppure i bonus edilizi sono destinati ad affondare mestamente, portandosi a fondo tutti gli onesti che hanno in buona fede fattivamente creduto nella ripresa economica del settore edile». (rcz)