O
ggi – afferma a Roma il sindaco ff della Città Metropolitana di Reggio Carmelo Versace – è una giornata di festa per l’intera Calabria, un momento celebrativo importante che ci vede tutti uniti intorno ad una grande testimonianza culturale custodita dalla città di Reggio Calabria ma patrimonio di tutta Italia. Auspichiamo che il territorio sia protagonista di questo percorso, che sia valorizzato dagli eventi e delle attività di promozione proposti con queste celebrazioni
«I Bronzi di Riace – ha detto il sindaco ff di Reggio Paolo Brunetti – sono stati dimenticati forse per troppo tempo e oggi dunque abbiamo l’esigenza di recuperare il tempo perduto, ripartendo dai Bronzi ma utilizzando questi capolavori per mettere a sistema tutto lo straordinario patrimonio culturale, storico e artistico che il nostro territorio possiede. Un territorio desideroso di veicolare un’immagine nuova di sé, come dimostra anche lo sforzo congiunto che sta vedendo il Consiglio metropolitano e i Consigli comunali di Reggio Calabria e Riace, impegnati sul fronte del riconoscimento di patrimonio Unesco dei Bronzi. Perché queste splendide opere d’arte non sono solo di Reggio Calabria, ma dell’umanità intera. I Bronzi hanno più di duemila anni ma non li dimostrano affatto, ha poi rimarcato Brunetti, “e forse ancora oggi non hanno espresso pienamente tutte le loro potenzialità. Oggi è l’occasione giusta per ridare slancio a queste splendide testimonianze del nostro passato, un momento che vede la Calabria tutta fare sistema per valorizzare al meglio questi capolavori, stimolando attraverso essi un’attenzione ed un interesse verso tutto ciò che di straordinario il nostro territorio ha da offrire. Non abbiamo nulla di meno rispetto ad altri luoghi e lo vogliamo dimostrare, anche per questo motivo ho voluto invitare il ministro Franceschini e tutti gli esponenti del governo, a venire a Reggio Calabria e testimoniare concretamente la vicinanza delle massime istituzioni a questo nostro percorso di rilancio».
Molto soddisfatta la vicepresidente della Regione Giusi Princi che, prima di illustrare il ricco calendario di inziiative per il 50° dei Bronzi, che coprirà anche il 2023, ha voluto ringraziare «il Ministro Franceschini e i numerosi esponenti politici presenti, passando per gli Organi di Informazione, che saranno fondamentali nel veicolare questo grande messaggio al mondo. Non solo oggi. Voglio ringraziare poi in particolare il Presidente Roberto Occhiuto, per la fiducia in me riposta per portare a compimento queste importanti inziative che, tramite l’anniversario dei Bronzi di Riace, mirano a lanciare Reggio e la Calabria tutta verso obiettivi importanti legati al turismo ed all’immagine. Non certo solo per questo anno solare. Questo infatti è solo l’inizio, l’importante inizio, di un progetto più ampio e articolato.
«Visual art, cinema, street art, fumetto, realtà aumentata, archeologia pubblica, mapping, pacchetti turistici, convegni e mostre per una storia che nasce dal mare, per un anniversario da raccontare: con queste attività miriamo a raccontare una Calabria sì legata al passato, alle radici, alle origini, alla storia, ma al contempo moderna, innovativa, che raggiunga il grande pubblico nazionale ed internazionale, anche i giovani. Da qui nasce l’idea di una Magna Grecia Digitale.
«L’audiovisivo – ha detto la vicepresidente Princi – diventa ulteriormente centrale poi nel docufilm ‘I Bronzi di Riace’, prodotto da Palomar Spa, società del gruppo europeo Mediawan, realizzato con la regia di Fabio Mollo e la sceneggiatura di Armando Maria Trotta, Giuseppe Smorto, Massimo Razzi e Fabio Mollo – per esplorare e raccontare con il linguaggio universale del cinema il mito dei Bronzi di Riace. I Bronzi di Riace saranno protagonisti a ottobre su Rai Cultura con una puntata speciale dell’ottava serie di ‘Viaggio nella Bellezza’, e su Rai Play a dicembre e in prima serata su Rai3, con una puntata speciale di ‘Ossi di Seppia’ ad hoc».
«I Bronzi – ha concluso la Princi – rappresentano le testimonianze più iconiche del genio greco. E da oggi rappresentano pure la voglia di riscatto e l’enorme potenzialità della nostra splendida Regione. Da questo pulpito d’eccezione, emozionata ed al contempo determinata, invito tutto il mondo a venire in Calabria, per conoscere, apprezzare e quindi indirettamente valorizzare la nostra splendida terra.”I Bronzi non sono solo simbolo della Calabria, ma dell’intero Mediterraneo. Il nostro progetto vuole essere moderno e digitale e partiamo dalle installazioni artistiche che interesseranno le più importanti città culturali. Debutterà, infatti, nei prossimi mesi in un tour europeo in alcune delle maggiori città e rappresenterà la Calabria e i Bronzi in un viaggio all’interno di contenitori culturali e festival tra i più rinomati al mondo».
Si tratta di installazioni multimediali (“Cubo Stage”) che in un’area di 4×4 metri presenteranno video e immagini, con una colonna sonora originale.
Particolarmente contento il presidente Occhiuto: «Oggi – ha detto – festeggiamo i cinquant’anni dal ritrovamento dei Bronzi di Riace e l’auspicio è che questi festeggiamenti rappresentino un cambio di passo nella valorizzazione di questo straordinario attrattore culturale, non soltanto per la Calabria ma per tutto il Paese. Per questo sono particolarmente felice della presenza del ministro Franceschini e di tutte le istituzioni coinvolte. Oggi la Calabria si presenta mostrando al Paese anche quello che a volte il Paese non conosce. Non è il caso dei Bronzi, perché sono conosciuti in tutto il mondo, ma questi due guerrieri dovrebbero essere il veicolo per far conoscere al resto del Paese tutte le altre opportunità, dal punto di vista culturale, che la Calabria offre.
«Appena insediatomi – ha detto il presidente Occhiuto – ho tenuto a modificare la struttura della Regione, cambiando Dipartimento della Cultura in Dipartimento degli Attrattori culturali, perché la cultura non deve essere solo sedimentazione della storia, ma deve saper essere anche un attrattore di sviluppo. E la Calabria ha straordinari attrattori culturali di sviluppo. I Bronzi ne sono un esempio eccellente.
La nostra Regione è spesso conosciuta soltanto per i suoi straordinari paesaggi, per la montagna, per il mare, per i borghi; il resto del Paese non sa, invece, quante ricchezze siano custodite in Calabria, che è la terra della Magna Graecia, la terra che custodisce la memoria di un uomo conosciuto da tutti, anche dai bambini, se non altro perché ha legato il suo nome a un famoso teorema: Pitagora.
Una terra ricca di opportunità che in questi 50 anni la stessa Calabria ha saputo forse poco valorizzare, e di cui anche il Paese si è accorto troppo poco. Per questo sono felice che si riesca oggi, con l’autorevole presenza del ministro della Cultura, a presentare al Paese la ricchezza della Calabria.
Da qui ripartiamo, con un cambio di passo, sommando alla nostra volontà e alla nostra determinazione la forza dirompente di due straordinari guerrieri come i Bronzi di Riace», ha concluso il presidente Occhiuto.
Il presidente del Consiglio regionale della Calabria Filippo Mancuso ha voluto sottolineare che «La promozione della ricorrenza dei 50 anni dal ritrovamento dei bronzi di Riace, sarà l’occasione per comunicare la bellezza dei due capolavori scultorei dell’arte greca classica, ma anche per segnalare il prestigio dei tanti beni culturali che la Calabria mette a disposizione dell’umanità e che vanno salvaguardati e valorizzati.
«Al contempo, le iniziative programmate potranno rimarcare l’importanza strategica della Calabria quale ponte dell’Occidente verso l’Africa e l’Asia. Il Consiglio regionale partecipa all’evento con più iniziative, tra cui un convegno (Cinquant’anni…e molto di più. Valorizziamo il patrimonio culturale calabrese) che si terrà nell’Aula consiliare il 20 luglio con la partecipazione dei sindaci della Calabria».
Al termine dell’incontro istituzionale, è seguito un convegno scientifico dove hanno preso la parola il prof. Daniele Castrizio (docente di numismatica all’Università di Messina) che ha parlato delle recenti ricerche sui bronzi di Riace, l’archeologo Maurizio Paoletti (Unical), il prof. Vincenzo Francioso dell’Università Sant’Orsola Benincasa di Napoli e il prof. Antonio Corso dell’Università di Cipro. (rrm)