CON L'ELEZIONE DEL COORDINATORE E DEL COMITATO DIRETTIVO L'ORGANO REGIONALE COMINCIA A LAVORARE;
Salvatore Tolomeo

CALABRIA NEL MONDO, AL VIA LA CONSULTA
PARTECIPAZIONE E PROGETTI DI SVILUPPO

di SANTO STRATI – Dimenticatevi le tarantelle, le sagre paesane negli Usa, in Canada, in Argentina, le processioni e le feste di piazza: la nuova Consulta dei Calabresi nel mondo dovrà occuparsi di ben altro. L’organo regionale (previsto dalla legge 8 del 2018) in questa pur breve legislatura dovrà occuparsi di crescita e sviluppo della Calabria attraverso i suoi figli che vivono lontano. Partecipazione attiva e progetti a respiro internazionale che dovranno pervenire dai 41 consultori che rappresentano in tutto il mondo la comunità calabrese. Nelle precedenti legislature regionali, purtroppo, c’era una dispersione di risorse e gran parte delle iniziative finivano con premiare con qualche migliaio di euro feste patronali in ricordo della tradizione lontana: spiccioli che non bastavano nemmeno a pagare un biglietto d’aereo per qualche ospite illustre. Stop, si cambia registro. I calabresi nel mondo sono una grandissima risorsa oltre a costituire i migliori testimonial della regione: ci sono personalità, scienziati, imprenditori, uomini delle istituzioni che hanno raggiunto successo e notorietà e hanno dato – e danno – grande lustro alle proprie origini.

Lo aveva capito bene la compianta presidente Jole Santelli che aveva pianificato di investire di un preciso ruolo di promozione e di contributo d’idee i consultori. Uomini e donne – 41 in tutto – scelti attraverso curricula ed esperienze passate nelle varie associazioni di tutto il mondo: da loro la Jole si aspettava di avere suggerimenti, idee e progetti da realizzare. L’obiettivo era evidente: creare un interscambio commerciale tra aziende calabresi e futuri partner in ogni parte del mondo, attraverso l’impegno e l’intermediazione dei rappresentanti calabresi già presenti da anni nei vari Paesi, ma allo stesso tempo sviluppare programmi di interscambio culturale per valorizzare non solo la dieta mediterranea e la tradizione enogastronomica della Calabria, ma anche per promuovere e attivare il cosiddetto turismo delle radici che potrebbe costituire una risorsa straordinaria per nuovi – ingenti – afflussi di turisti (oriundi calabresi) che vogliono scoprire la terra dei loro genitori o dei loro avi. Un tema quest’ultimo che è diventato, sotto la guida del prof. Tullio Romita, un importante Master all’Unical nell’ambito della Facoltà di Scienze Turistiche. 

La drammatica quanto improvvisa scomparsa della presidente Jole non ha però interrotto il progetto della nuova Consulta. La Jole, qualche settimana prima di morire aveva affidato al Direttore generale della Presidenza, dott. Tommaso Calabrò, il compito di organizzare la nuova Consulta e portare a termine la selezione dei consultori. Il dott. Calabrò ha raccolto il testimone e con dedizione, passione ed entusiasmo è riuscito a completare il programma della Santelli, con l’incondizionato appoggio del presidente ff Nino Spirlì. Il quale, a sua volta, ha preso con molta serietà, sotto le sue cure, il progetto e ha nominato i 41 nuovi consultori. La Pandemia ha costretto a utilizzare lo streaming per le riunioni, le discussioni preliminari, persino per l’elezione del Consiglio Direttivo, senza il quale la Consulta sarebbe rimasta un organo regionale dimezzato. 

Martedì scorso è stato eletto, all’unanimità, il coordinatore della Consulta (la cui presidenza è affidata a Nino Spirlì),: Salvatore Tolomeo, già presidente della federazione dei Circoli Calabresi Italiani è un nome noto ai calabresi nel mondo. Ha un lungo trascorso nelle precedenti consulte e una grande passione mossa dal suo straordinario amore per la Calabria. Scelta migliore non poteva esserci: il vicepresidente Tolomeo dovrà guidare un Consiglio di otto Consultori che rappresentano comunità calabresi sparse in ogni parte del mondo. 

Originario di Catanzaro, Salvatore Tolomeo è a Milano dal 1970: «Vincitore di un concorso pubblico – racconta a Calabria.Live –, ho provato anche a tornarmene in Calabria per ben due volte ma mi sono reso conto che la mia terra è più apprezzata fuori dei propri confini dove esiste un’altra Calabria costituita dai circa 2 milioni di Calabresi in Lombardia che, in gran parte, frequentavano i vari Circoli in Lombardia in cui si metteva da parte ogni campanilismo e si organizzavano continuamente iniziative per mostrare ai Lombardi la positività della Calabria».

Tolomeo ricorda i suoi primi contatti con la comunità calabrese in Lombardia: «Mi sono iscritto al Circolo Calabrese di Milano e, nel 94, con altri corregionali abbiamo fondato l’Associazione Calabrolombarda, della quale sono ancora Presidente, che da subito ha realizzato quello che era la veduta dei fondatori: valorizzare la piazza di Milano, allora in pieno boom economico e porta d’Europa, per organizzare e realizzare iniziative che potessero dimostrare ai Milanesi il vero volto della Calabria.

«Per 15 anni consecutivi, abbiamo organizzato una 3 giorni di kermesse musicale, culturale e gastronomica a Rho con una presenza media di ventimila visitatori. Abbiamo allestito mostre di pittura e sculture di artisti calabresi ospitati nel prestigioso Pirellone della Regione Lombardia, sempre disponibile ad ogni nostra richiesta per la stima conquistata.

«Per 13 anni fino a 2 anni fa in Calabria nel mese di agosto ogni anno abbiamo organizzato un incontro col territorio per confrontarci sul modello di efficienza milanese possibile anche in Calabria con una politica più vicina alle aspettative dei cittadini.

Di recente, abbiamo realizzato il progetto che ha svegliato l’interesse dei milanesi: abbiamo presentato a Palazzo Reale in Piazza Duomo la storia di Cicco Simonetta da Caccuri che, giunto ragazzo alla Corte degli Sforza, ne divenne il Cancelliere governando di fatto Milano e facendo costruire il Castello Sforzesco, ancora simbolo della città.

In piena pandemia, per ultimo, abbiamo realizzato una commedia teatrale tratta da un libro di Ciccio De Marco, poeta e scrittore di Pedace (CS) anch’egli emigrato da giovane a Milano».

Abbiamo distribuito in omaggio per alcuni anni all’Ospedale Policlinico di Milano l’olio extravergine calabrese a tutti i ricoverati ricevendo commovente riconoscenza ma anche aprendo un varco nel mercato milanese che ora importa quell’olio, come pure le clementine e le arance di Rosarno pure oggetto di azioni dimostrative della Calabria che produce e offre solidarietà».

Adesso, l’impegno, non semplice, sarà coordinare tutti i consultori per raccogliere idee e progetti che facciano grande la Calabria nel Mondo. 

Tenendo conto che tutte le nomine e gli incarichi sono a titolo gratuito, s’intuisce che chi lavora lo fa esclusivamente perché mosso dall’amore per la Calabria. È certamente motivo di grande soddisfazione che anche l’elezione del Consiglio Direttivo è stata votata all’unanimità.

Già ci sono idee chiare per i primi progetti: Dieta Mediterranea, presenza calabrese all’Expo di Dubai, il Turismo delle Radici e un’orgogliosa Casa Calabria che possa raccogliere il meglio dalle associazioni di calabresi di tutto il mondo, fare formazione ai giovani, diffondere e mantenere le tradizioni culturali e popolari e creare un canale di comunicazione costante con chiunque abbia la Calabria nel suo cuore.