INDIVIDUATA UN'AREA DA PROTEGGERE TRA NICOTERA E SAN FERDINANDO DI ROSARNO ALLA FOCE DEL FIUME ;
La foce del fiume Mesima in Calabria

CALABRIA, UNA NUOVA RISERVA NATURALE
IL GIARDINO DELLE MERAVIGLIE AL MESIMA

di MARIA CRISTINA GULLÍ – La descrizione più bella l’ha data il delegato regionale del WWF Angelo Calzone: «un luogo dell’anima, un giardino delle meraviglie da tutelare per la sua eccezionale biodiversità». Il luogo è la futura riserva naturale individuata alla foce del fiume Mesima, tra Nicotera, nel Vibonese, e San Ferdinando di Rosarno, nel Reggino. Una straordinaria oasi naturale che va preservata e valorizzata adeguatamente. Da qui la proposta di legge avanzata dal consigliere regionale Marcello Anastasi che prevede appunto l’istituzione della Riserva naturale.

Tutta l’area, negli ultimi anni, era stata posta sotto osservazione dall’Arpacal (l’Agenzia regionale di protezione ambientale) perché rischiava di divenire una discarica a cielo aperto con preoccupanti livelli di inquinamento delle acque. La sua trasformazione in riserva naturale sarebbe la strada più indicata per preservarla da scarichi industriali e rifiuti urbani.

Marcello Anastasi con Jessica De Marco e AngeloCalzone
Jessica De Marco e Angelo Calzone Marcello Anastasi

Anastasi, di Io resto in Calabria, è vicepresidente della Commissione Ambiente del Consiglio regionale e ha preso a cuore le indicazioni che gli sono giunte da Calzone e dalla biologa Jasmine De Marco del WWF di Vibo-Vallata dello Stilaro. «Ci troviamo – ha dichiarato Anastasi – in un territorio di eccezionale rilevanza paesaggistica e naturalistica che va bonificato e tutelato affinché diventi un’enorme risorsa per tutta la Calabria, anche dal punto di vista turistico ed economico. È fondamentale che tutti i potenziali attori coinvolti in questa iniziativa capiscano la grande opportunità che l’istituzione di una riserva naturale comporterebbe per questo territorio. L’assessore regionale all’Ambiente, il colonnello Sergio de Caprio, ha affermato di voler fare della Calabria una grande riserva naturale e io offro il mio contributo. Sono certo che “Capitano Ultimo” condivida questi obiettivi e che potremo lavorare assieme a tutte le forze politiche presenti in Consiglio regionale per portarli avanti. Ci confronteremo con tutti – ha concluso Anastasi – e andremo sui territori, nelle piazze, nelle scuole, a raccontare come questa proposta di legge possa rendere realtà il sogno di restituire il nostro territorio alla sua antica bellezza favorendo uno sviluppo socio-economico sano e sostenibile».

La proposta di legge regionale è stata illustrata in una singolare conferenza stampa all’aperto, alla foce del fiume Mesima. Anastasi ha voluto ringraziare i rappresentanti del Wwf «perché ritengo che la collaborazione con le forze sane della società sia una strada imprescindibile per rendere concretamente migliore la nostra terra. La proposta di legge per istituire la Riserva naturale alla Foce del Mesima è stata già depositata nei giorni scorsi ed è frutto del lavoro appassionato del Wwf Calabria e di una collaborazione proficua con IRIC».

Nel suo intervento, Angelo Calzone ha raccontato come la proposta di legge presentata da Anastasi nasca «dal sogno di una ragazza che ha adottato questo posto come un luogo dell’anima, un giardino delle meraviglie da tutelare per la sua eccezionale biodiversità». «Gli obiettivi non sono solo prettamente conservazionistici – ha aggiunto il delegato regionale del Wwf – ma anche di carattere sociale ed economico, penso alla piccola pesca e al turismo sostenibile. Presentare questa proposta di legge era necessario per avviare il percorso di coinvolgimento di tutti gli attori del territorio come le amministrazioni comunali, gli operatori turistici, gli agricoltori. Serve la collaborazione di tutti quelli che hanno a cuore la rinascita di questi luoghi perché dobbiamo liberarli – ha concluso Calzone – dall’asfissia ‘ndranghetista, dal degrado, dall’abusivismo e dall’inquinamento».

La biologa Jasmine De Marco, originaria di Nicotera e grande ispiratrice della necessità di istituire la riserva naturale, invece, si è soffermata sull’«elevatissimo valore naturalistico» dell’area, spiegando che «sono stati individuati tantissimi habitat naturali in cui, oltre all’importante componente di vegetazione, sono state identificate 52 specie di avifauna, di cui almeno 10 godono di particolari tutele dalla “direttiva Habitat”, mentre altre sono inserite in alcune categorie di rischio della “lista rossa” italiana».

Secondo la biologa «Studiare e capire il funzionamento degli ecosistemi deve essere una priorità assoluta. Vanno protetti e gestiti in tutti i modi possibili perché tutelare ciò che si muove attorno ad essi significa salvaguardare la nostra salute e l’intera umanità e gli ecosistemi naturali, come quelli dei bacini fluviali o dei litorali costieri, giocano, infatti, un ruolo fondamentale anche nell’alimentare la vita dell’uomo».

In più occasione la biologa aveva sottolineato la necessità di tutelare gli ecosistemi e, in particolare, quelli delle zone umide, che sono ambienti che hanno estrema importanza sul territorio dal punto di vista idrogeologico, chimico-fisico, produttivo, fruitivo ed educativo, culturale, scientifico e biologico in quanto rappresentano, a livello mondiale, una delle tipologie di habitat più importanti per la conservazione della biodiversità. La De Marco ha studiato per anni la zona della foce del Mesima:«è una delle più degradate del litorale tirrenico – ha dichiarato più volte –. a causa di numerosi fattori di minaccia, mancata depurazione delle acque, abbandono di rifiuti e materiali edilizi, deposito di lastre di eternit. È assolutamente necessario trasformare la foce del Mesima da simbolo di degrado a riserva naturale per la ricchezza di biodiversità che essa rappresenta per il nostro territorio, in linea con le politiche ambientali sullo sviluppo sostenibile».

Il consigliere Anastasi, come si diceva prima, è convinto di trovare ampio consenso alla sua proposta da parte di tutto il Consiglio regionale. L’ottimo lavoro che sta svolgendo l’assessore regionale all’Ambiente De Caprio (Capitano Ultimo) trova nella futura istituzione di questa meravigliosa oasi naturale la conferma delle sue azioni a favore dell’habitat da salvaguardare e proteggere, fra sostenibilità e piena fruibilità da parte di chi ci abita e di chi vuole vivere turismo esperenziale di alto livello, a diretto contatto con la natura. (mcg)