Prende il via giovedì 16 dicembre, a Castrolibero, la prima edizione del Festival del Fico, progetto finanziato dalla Regione Calabria, in partenariato con la locale Pro Loco, Parco S.O.S. Art Sas e ‘Maccaroni Chef Academy’.
Fino al 18 dicembre, dunque, il centro storico diventerà teatro di una kermesse che vuole valorizzare e promuovere la conoscenza del Fico Dottato Dop di Cosenza e rinnovare antiche tradizioni, con un programma ricco e variegato che avvolge, in un abbraccio, tutti i cinque sensi.
Oltre agli stand gastronomici e gli show cooking faranno da corollario al Festival, incontri, passeggiate esplorative, animazione per i più piccoli e un contest fotografico. Il gusto, sarà, poi, un altro protagonista fondamentale che inebrierà di pralinerie, leccornie e bontà dolciarie i palati più esigenti. E su tutti dominerà il ‘Pandosino’: il cioccolatino di Castrolibero, realizzato appositamente per l’occasione da una sapiente maestra cioccolatiera, Isabella Mascaro. A sposare e a condividere il Festival esperti, rappresentanti istituzionali, del mondo accademico e dell’associazionismo, storici e agronomi che hanno contribuito attraverso interviste e vari interventi, consultabili sulla pagina social del comune di Castrolibero, alla conoscenza di un frutto che bandiva le tavole dei greci e dei romani, tra gli alimenti principe della Dieta Mediterranea, ancora oggi domina nella nostra cucina.
«Stiamo puntando molto anche ad un recupero del borgo antico – ha sottolineato il sindaco di Castrolibero, Giovanni Greco – attraverso il racconto dei luoghi, legati alla tradizione. Valorizzare un frutto come il fico – ha continuato il primo cittadino – che è patrimonio storico della nostra comunità e della Calabria intera, può diventare motivo di sviluppo delle nostre terre. Oltre a far riscoprire il valore delle nostre peculiarità e l’originalità delle nostre comunità».
«È un evento su cui abbiamo puntato molto – afferma invece il vicesindaco Orlandino Greco – perché il fico è uno dei prodotti legati alla storia stessa dell’antica Pandosia e di cui Castrolibero è depositaria. L’istituzionalizzazione del Festival, grazie al lavoro profuso dei tanti che hanno lavorato e collaborato all’iniziativa diventa motivo di vanto e di un impegno che ci vede già a lavoro per le prossime edizioni. Immaginando, già dal prossimo anno, un palcoscenico molto più ampio travalicando anche i confini regionali e nazionali».
Un evento, dunque, che vuole lasciare il segno e che si colloca in un momento storico particolare e anche la scelte delle date in prossimità delle feste natalizie, non è un caso.
«È un periodo che definisco di rinascita dopo questi lunghi mesi di restrizioni segnati dal lockdown – ha affermato l’assessore alla cultura, Nicoletta Perrotti –. C’è voglia di ritornare nelle piazze, tra la gente per condividere la voglia di stare insieme, ritrovando nelle origine, nelle peculiarità e nell’identità dei luoghi lo stimolo per ripartire».
«Il Festival del fico nasce, proprio, da questa esigenza. In più – ha continuato Perrotti – abbiamo cercato di trovare un’idea che ci rappresentasse e che mettesse insieme storia, cultura e tradizione. Il fico fa parte delle coltivazioni delle nostre terre da sempre, soprattutto nelle lavorazioni. Nelle contrade, nelle viuzze della nostra città, è ancora possibile ritrovare signore che lavorano i fichi, che dai gesti ai profumi riescono a trasmettere emozioni».
«L’evento – ha concluso l’assessore Nicoletta Perrotti – è soprattutto una scommessa e una speranza di ritornare a vivere». (rcs)