di ANTONIO CORSI – Serve un’operazione verità sui lavori all’ex complesso scolastico “Chimirri” destinato a ospitare studenti universitari dell’Umg di Catanzaro. E’ bene ricordare alla città che la struttura, di proprietà comunale, è stata concessa alla Fondazione Umg con la stipula di un protocollo sottoscritto dalle precedenti amministrazioni, a seguito dell’approvazione in Consiglio comunale. Rispetto alla suddetta convenzione, in cui si parlava di “ristrutturazione”, nell’estate del 2021, l’allora presidente della Fondazione Umg aveva chiesto al Comune se fosse disponibile a variare i lavori, parlando esplicitamente di demolizione, dunque di costruzione ex novo dell’immobile. Al cospetto di tale richiesta l’allora sindaco Sergio Abramo non oppose alcuna osservazione, rispondendo con una email Pec nella stessa giornata.
Mi chiedo: essendo il consiglio comunale l’organo sovrano in materia, come mai non è stata mai convocata una seduta per vagliare la modifica della convenzione? I lavori sono stati consegnati alla ditta più volte e si è ipotizzata la conclusione nei primi mesi di quest’anno 2024. Circostanza inverosimile poiché lo stato di avanzamento del cantiere è basso, anzi attualmente il cantiere risulta pressocché bloccato. Una situazione piuttosto preoccupante che è stata implicitamente confermata da una lettera inviata qualche settimana fa al Comune dall’attuale presidente della Fondazione Umg. Si ammettono i ritardi nei lavori, si ammette l’abbattimento e la ricostruzione (non ‘ristrutturazione’) rispetto al progetto iniziale.
Fatto che ha comportato un incremento dei costi che, sommato all’adeguamento del corrispettivo di appalto, significano diverse centinaia di migliaia di euro. La Fondazione Umg “confessa” che i soldi non bastano ed è alla ricerca di ulteriori finanziamenti tramite l’ateneo (si parla di circa 2 milioni) e, per di più, il collegio dei revisori (della stessa Fondazione) avrebbe espresso dubbi sulla congruità finanziaria dell’intervento. Nonostante tutti questi ingombranti interrogativi e la concessione dell’ex Chimirri avesse una durata di 30 anni, la Fondazione ha richiesto una proroga della convenzione per «un ulteriore periodo cumulato, pari a 60 anni».
Una proposta che desta più di qualche perplessità. Invito il sindaco Nicola Fiorita a prendere in mano la situazione e chiarire con tutti gli attori coinvolti: quanti risorse finanziare servono per completare i lavori? Il cantiere per quanto tempo resterà bloccato? Prima di concedere una proroga della concessione del bene di proprietà occorre fare chiarezza su questi punti. In base alla corrispondenza tra l’ex presidente della Fondazione, il professor Valerio Donato, e l’ex sindaco, Sergio Abramo, non bastava una semplice comunicazione per annunciare il cambio da “ristrutturazione” e “demolizione”. Questo fondamentale cambiamento, in favore della Fondazione, doveva ritornare in Consiglio Comunale per una nuova convezione da approvare, dato la precedente è evidentemente decaduta in quanto non è stata rispettata.
E’ opportuno farlo in consiglio comunale, fin dall’inizio l’organo deputato a decidere sul patrimonio della città di Catanzaro. (ac)
(Antonio Corsi è consigliere comunale a Catanzaro)