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CATANZARO – Con La Divina Commedia emozioni e meraviglia

4 mila spettatori in tre giorni, 2 mila studenti e cinque sold out tra matinèe e serali: è questo il bilancio de La Divina Commedia il Musical di Marco Frisina con la regia di Andrea Ortis, andato in scena al Teatro Politeama di Catanzaro dal 14 al 17 febbraio.

L’evento, un vero e proprio trionfo, è stato organizzato da Ruggero Pegna per Fatti di Musica 2020, il suo festival del live d’autore giunto alla trentaquattresima edizione.

Lo stesso Pegna, ha spiegato che «avremmo potuto continuare ancora per qualche giorno, visto il passaparola dello stesso pubblico, letteralmente stregato dalla bellezza di questo spettacolo, tra i più spettacolari di sempre! Ci abbiamo creduto ed è successo!».

La maestosa Opera Musical di Marco Frisinainfatti, ha emozionato e stupito con il suo imponente allestimento, l’abile regia di Andrea Ortis, l’accattivante voce narrante di Giancarlo Giannini, la sceneggiatura di Gianmario Pagano, le scenografie fantastiche di Lara Carissimi e le coreografie di Massimiliano Volpini.

L’impatto scenografico ha incantato grazie anche alla perfetta fusione di effetti speciali, luci, immagini, suoni, firmati da  Valerio Tiberi, lighting designer, Emanuele Carlucci, sound engineer, Roberto Fazio e Virginio Levrio, visual designer.

Lo spettacolare viaggio sul sentiero che attraversa i fantastici regni dell’ Inferno, del Purgatorio e del Paradiso, ha avvinto il pubblico stipato in ogni ordine di posti con spettacolari proiezioni  3D, un suggestivo impianto scenografico, 70 scenari mozzafiato e oltre 200 stupendi costumi di scena. Ben 50 tecnici, oltre ad altrettanti operai specializzati, hanno assicurato il perfetto funzionamento e sincronismo di tutta la complessa e mastodontica macchina scenotecnica.

Un cast eccezionale, composto da Antonello Angiolillo, superbo Dante e dal regista Andrea  Ortisaffascinante e magnetico Virgilio. Con loro, in circa due ore e trenta di spettacolo, le bravissime e belle Myriam Somma nei panni di Beatrice e Noemi Smorra in quelli di Francesca e Matelda. Ed ancora, Angelo Minoli (Ulisse, Guido Guinizzelli),  Federica Basile (Pia dei Tolomei, La donna), Antonio Melissa (Ugolino, Catone), Antonio Sorrentino (Caronte, Pier delle Vigne).  Superlativo anche il corpo di ballo acrobatico, guidato dal capoballetto Mariacaterina Mambretti e composto da Marina Barbone, Danilo Calabrese, Fabio Cilento, Rebecca Errori, Raffaele Iorio, Luca Ronci, Federica Montemurro, Giovanna Pagone, Giuseppe Pera, Raffaele Rizzo, Michela Tiero, Alessandro Trazzera, Alessio Urzetta. 

A completare il cast, i musicisti live Marco Molino, Giulio Costanzo, Roberto Di Marzo. Per tutti, al termine di ogni spettacolo, standing ovation e almeno dieci minuti di applausi di un pubblico che, incredibilmente incantato, non voleva abbandonare il teatro.

Una sottolineatura speciale meritano gli spettacolari ambienti scenici costruiti dal team artistico, nei quali si è passati da coltri infuocate e sulfuree della Città di Dite a tempeste desolate e violente che colpiscono Francesca; da mari tempestosi e mortali, come quello di Ulisse a foreste pietrificate e mortifere, o a laghi ghiacciati, nei quali si trovano Pier delle Vigne prima ed Ugolino poi.

Nel lungo viaggio,  il maestro Virgilio accompagna il poeta di Firenze proteggendolo, incoraggiandolo, esortandolo nei momenti di maggior difficoltà, emozionando gli spettatori incollati alle poltrone. Gli ambienti che si susseguono si fanno sempre più coinvolgenti: boschi dai colori autunnali, come quelli di Pia dei Tolomei, o fiabeschi, come il giardino di Matelda. Infine, luminosi e celestiali, quelli che attendono Dante nell’incontro con Beatrice. La fantasia di Dante è ben resa dalle suggestioni e dalla visione registica di Andrea Ortis. Le emozionanti musiche orchestrali di Marco Frisina sorreggono i testi suggestivi di Gianmario Pagano e dello stesso Ortis. Il tutto si è svolto su un palco modulare automatico con sollevamento di piani e con la presenza di elementi scenici in movimento, incastonati tra loro in un sincronismo perfetto. (rcz)