È con oltre 5 mila presenze che si è chiuso, a Catanzaro, RaccontArti, il Festival periodico delle arti e dei mestieri lanciato da Confartigianato, Ancos di Confartigianato, con la collaborazione del gruppo “Arte&ArtigianatoCatanzaro”, e con il patrocinio del Comune di Catanzaro, che dal 10 dicembre 2022 allo scorso 7 gennaio ha animato l’ex Stac di piazza Matteotti.
Un lungo “racconto” della bellezza di arti e mestieri, un importante momento di conoscenza e aggregazione vissuto con grande coinvolgimento da tutta la cittadinanza. Centrato, quindi, l’intento della manifestazione – nata da una idea della direttrice artistica, maestra ceramista Giuliana Furrer – vale a dire riscoprire il “valore artigiano”, le arti manuali attraverso una serie di attività, eventi, workshop e incontri finalizzati a valorizzare e dare visibilità alle piccole e medie imprese artigiane che sono una realtà viva e produttiva del tessuto economico catanzarese.
Tra i momenti più partecipati, sicuramente il concerto dei Sabatum Quartet, il giorno dell’Epifania al Complesso Monumentale San Giovanni (ospite d’onore il Pinocchio del maestro artigiano, Franco Scarpino).
“La vera rivoluzione etno – folk sta nel non rinnegare le proprie tradizioni, innovando e ricercando”, sottolinea il gruppo che torna ad esibirsi con piacere nel capoluogo calabrese, portando il ritmo e la freschezza dell’esperienza della musica etnica – popolare, vissuta senza alcun dogma.
Un gruppo calabrese sui generis, quindi, che sperimenta e riadatta sound della nostra tradizione: la interpreta, la arrangia e la espone al pubblico, “traviandola” ma nello stesso tempo lasciando le caratteristiche originali del pezzo. A far ballare il pubblico di “RaccontArti”: Trieste Marrelli (Voce – Chitarre); Roberto Bozzo (Voce – Tamburelli – Chitarre – Bouzooki); Rosa Mazzei (Flauto traverso); Antonio Ungaro (Chitarre – Voce – Mandolino); Cislengo Ungaro (Chitarra Battente – Voce); Michele Petrone (Basso – Voce); Arcangelo Pagliaro (Batteria – Cajon – Percussioni).
Il concerto è stato intervallato dalle premiazioni: prima di tutto ai bambini che hanno partecipato al corso di pittura organizzato da Ancos con la maestra Carmen Abatino e la collaborazione di Egidio Verduci del Centro Cornici Verduci.
Ed è stato proprio il presidente Francesco Filice a consegnare il riconoscimento a Luigi Capellupo, Sergio Mangiafave, Marcello Furriolo, Lorenzo Furriolo, Sara Mangiafave, Sara Barbalace e Giuseppe Antonio Petitto.
Riconoscimenti consegnati anche ai maestri artigiani che hanno esposto e collaborato con l’organizzazione del festival, in particolare: all’architetto Emilio Leo per omaggiare il Lanificio Leo che quest’anno compie i 150 anni di attività, alla mosaicista Simona Canino perché porta avanti un’antica arte e in rappresentanza di tutto il gruppo degli artigiani che ha partecipato e contribuito alla realizzazione del Festival.
L’ultima settimana di attività è stata caratterizzata dalla scoperta della “Catanzaro dei misteri”, con la visita delle gallerie sotterranee del San Giovanni insieme a Giuseppe Rachetta, Francesco Cuteri e Linda Verre la proiezione del documentario dedicato alla Catanzaro sotterranea.
Ricca e stimolante la partecipazione nella giornata del 4 gennaio: gli artigiani hanno potuto raccontare la propria arte con dimostrazioni dal vivo ai membri dell’Associazione “Italia Nostra”. Meravigliosa la presenza della piccola Sara che, a soli 7 anni, ha fatto a tutti domande di grande interesse: l’attenzione e la curiosità dei più piccoli restano la soddisfazione più grande e linfa per andare avanti nel progetto di divulgazione e conoscenza di chi ha creduto in “RaccontArti”. Stefania Frustaci, storica del costume e costumista, ha accompagnato i presenti in un viaggio nella storia attraverso la bellezza dei tessuti e svelato qualche segreto sull’arte di creare costumi per il teatro e il cinema. A sorpresa il gradito intervento del regista Eugenio Attanasio.
Molto partecipato l’incontro con le favole atteso dai bambini con lo scrittore Pietro Comito che ha letto la sua fiaba: “Quella bimba dai capelli rossi”, mentre il pomeriggio è stato caratterizzato dalla magica immersione nel mondo della “Fabbrica di cioccolato”: i bambini hanno potuto realizzare insieme alla maître chocolatier Giuliana Paonessa, fantastiche praline di cioccolato, proprio come in una vera cioccolateria artigianale, dopo la lettura della fiaba a cura di Paola Tigani Sava (libreria Punto e a capo).
Nell’ultima settimana del Festival, in esposizione anche i libri di “La Rondine Edizioni” casa editrice catanzarese, che cura interessanti pubblicazioni soprattutto di autori catanzaresi e calabresi (quest’anno è stata presente anche al Salone del Libro di Torino).
Sabato è stato caratterizzato dal workshop dedicato al mosaico, con la bravissima Simona Canino che ha raccontato l’evoluzione di questa antica arte, regalando una interessante dimostrazione dal vivo. Dopo il tour nei luoghi del contemporaneo, partito la mattina alle 10 e concluso alle 12.30 con un gustoso aperitivo. La chiusura è stata caratterizzata da un interessante confronto che ha consentito la scoperta del progetto di “Aliva”, l’azienda calabrese che realizza complementi d’arredo con legno di potatura di ulivi secolari italiani, per la difesa degli alberi.
Il progetto è nato da un’idea dei fondatori Gabriel Gabriele, Antonio Centorrino, Marco Macrì, Vincenzo Fratea.
«Siamo soddisfatti della riuscita della prima edizione del Festival RaccontArti sia per il numero importante di presenze, ma soprattutto per essere riusciti a promuovere e portare l’arte e la Sapienza dei nostri maestri artigiani tra la gente – ha dichiarato il segretario regionale di Confartigianato Imprese Calabria, Silvano Barbalace –. È stato un mese intenso e ricco di tanti appuntamenti, costruito in pochissimo tempo, in cui si sono raccontate le diverse espressioni dell’artigianato».
«Il nostro obiettivo – ha concluso – era creare un momento di promozione, condivisione e contaminazione dell’artigianato con la città e credo sia stato raggiunto. Catanzaro ha risposto bene. Un appuntamento che mancava da tempo e che speriamo possa replicarsi negli anni a seguire. Ringrazio le istituzioni comunali per la collaborazione».
“Grazie ai tanti che hanno partecipato ai nostri incontri, ai workshop, ai laboratori, ai tour o semplicemente hanno fatto visita ai nostri spazi dimostrando attenzione ed entusiasmo – ha aggiunto Giuliana Furrer –. RaccontArti è stato non solo un festival, ma anche un vero e proprio laboratorio di idee, fucina di incontri e sinergie per tutta la regione, che non chiuderà i battenti. Abbiamo intenzione di mantenere vivi i nostri social: i racconti andranno avanti anche in “area virtuale” e ci saranno sicuramente prossime novità». (rcz)