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Cuore Cantastorie

CATANZARO – Cuore di Cantastorie, si chiude il Festival

La prima edizione di Cuore di Cantastorie, la rassegna nazionale dei cantastorie con la direzione artistica di Francesca Prestia, è giunto alla sua conclusione.

Dopo Mali sadjo: cunti e canti dall’Africa dell’ovest dell’artista senegalese Boto Cissokho, che ha incantato il Complesso Monumentale del San Giovanni e «permesso di calarci in un’atmosfera creativa di scambio interculturale, reso ancora più interessante da un cantastorie che, svolgendo un’intensa e variegata attività musicale in Senegal e in Europa, da qualche tempo vive in Calabria: una contaminazione artistica e musicale unica» ha commentato la cantastorie Prestia, e chiuso il ciclo di workshop che hanno arricchito la rassegna, oggi sono in programma gli ultimi appuntamenti.

Si parte, alle 17.00, con il convegno Cuore Cantastorie e l’A.i.c.a. (Associazione Italiana Cantastorie Ambulanti), con Edda “Dedi” De Antiquis, presidente Aica, l’etnologo Gian Paolo Borghi, Tiziana Oppizzi e Claudio Piccoli  della rivista Il cantastorie online. Ospite speciale, Otello Profazio. Modera la giornalista Chiara Fera.

Alle 22.00, al terrazzo del Complesso Monumentale, gli artisti Otello Profazio, Francesca Prestìa, Lisetta Luchini e Rita Botto chiuderanno la prima edizione del Festival con un concerto di musica live

Inoltre, oggi è l’ultimo giorno per visitare, l’esposizione video-fotografica temporanea I fogli volanti e i dischi dei cantastorie tra Otto e Novecento, ideata e curata dal prof. Gian Paolo Borghi.

 La mostra parte dal primo foglio volante – che narra dell’esecuzione di Felice Orsini e Andrea Pieri, eseguita a Parigi il 13 marzo 1858, per aver attentato alla vita dell’imperatore francese Napoleone III – per arrivare ai giorni nostri, attraverso un percorso suddiviso in 12 sezioni: Tra Ottocento e Novecento: la storia cantata; Il repertorio satirico-umoristico tra Otto e novecento; I drammi e le tragedie; Brigantaggio e cantastorie: il caso di Peppi Musulinu; Dieci canzoni amorose; I cantastorie e la Grande Guerra; La religiosità popolare; Il ciclismo e i suoi miti; Musica leggera e cantastorie tra le due guerre: i canzonieri; I cantastorie nel secondo dopoguerra: i nuovi canzonieri e la nascita dell’Aica.; Sorrisi e canzoni e gli ultimi canzonieri; Dal foglio volante al disco.

Oltre all’esposizione dei fogli volanti e dei dischi, in una sala espositiva, opportunamente predisposta, sono proiettati alcuni video storici riguardanti la figura dei cantastorie; una sala espositiva è dedicata interamente al cantastorie calabrese Otello Profazio, che gentilmente ha messo a disposizione oggetti personali per raccontarsi e farsi raccontare. (rcz)