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Domenica la prima "Passeggiata in Rosa"

CATANZARO – Domenica la prima “Passeggiata in Rosa”

Domenica 16 ottobre, a Catanzaro, è in programma la Prima Passeggiata in Rosa Città di Catanzaro, iniziativa di sensibilizzazione sul tumore alla mammella, organizzata dal centro multidisciplinare di senologia (Breast Unit), che opera all’interno dell’azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio”, coordinato dal dottor Francesco Abbonante.

Una iniziativa patrocinata dal Comune di Catanzaro, che partirà alle 10 dal porto di Catanzaro Lido e che «merita l’attenzione massima – ha dichiarato la vicesindaca, Giusy Iemma all’Ansa –. Per ragioni innanzitutto culturali, perché serve a innalzare ulteriormente il livello di sensibilità tra le donne nei confronti di un patologia per la quale si può e si deve fare prevenzione».

«Sottoporsi periodicamente a controlli, monitorare le proprie condizioni, farlo senza ansie o preoccupazioni ingiustificate ma con serenità – ha proseguito – aiuta a conservare il proprio stato di salute e quindi può salvare la vita. Soprattutto alla luce del fatto che il carcinoma della mammella è il tumore più frequente nel sesso femminile, la principale causa di morte per tumore nelle donne occidentali, ed è la prima causa di morte per le donne fra i 40 ed i 50 anni. Ma il sostegno alla Passeggiata in Rosa è dettato anche dalla necessità che l’opinione pubblica sia informata e non scelga dove curarsi in base ai pregiudizi o ai sentito dire».

«La Breast Unit della Pugliese-Ciaccio è un centro multidisciplinare, organizzato secondo le linee guida nazionali e internazionali – ha detto ancora –. Un’eccellenza, dimostrata oggettivamente dai volumi di prestazioni erogate e dalla qualità degli esiti delle prestazioni, valutati secondo criteri definiti e condivisi dalla comunità medico scientifica.  Multidisciplinarietà significa che la paziente viene seguita da una équipe di professionisti di diverse aree mediche che operano all’interno di un’unica struttura. Ed è questo a fare la differenza: è dimostrato, infatti, che il trattamento del tumore della mammella in centri multidisciplinari, aumenta le possibilità di sopravvivenza e migliora la qualità di vita».

All’iniziativa parteciperà anche il consigliere comunale e capogruppo di Rinascita di Catanzaro, Gianni Parisi, che condivide appieno e senza riserve «la lungimirante azione di sensibilizzazione portata avanti con grande passione e vero spirito di servizio dal dott. Francesco Abbonante coordinatore clinico della Breast Unit AOPC Catanzaro».

«La Politica, tutta, e l’Amministrazione Comunale di Catanzaro – ha evidenziato – ha il dovere di supportare attivamente ogni iniziativa finalizzate alla salvaguardia e tutela del diritto alla Salute dei cittadini. Ognuno deve, responsabilmente, contribuire a migliorare il livello di assistenza sanitaria nella nostra Regione e provare a minimizzare più che possibile il dramma rappresentato dall’emigrazione sanitaria.
Ciò sarebbe possibile con l’effettiva realizzazione di una rete Senologica regionale che, nel caso della Brest Unit, tenda ad azzerare la migrazione sanitaria per il cancro della mammella».

«Oggi circa il 50% delle donne affette da cancro della mammella fuggono dagli ospedali calabresi per la mancata attivazione di organizzazioni multidisciplinari – ha proseguito – quali appunto le Breast Unit, che invece potrebbero assicurare il completo percorso delle cure alle donna affetta da patologia tumorale della mammella».

«Lo sforzo comune dovrà, pertanto – ha continuato – essere quello di cooperare per il potenziamento della Breast Unit dell’Azienda Ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro che è l’unica Breast Unit, attualmente completa in ogni figura  professionale, per come previsto dai protocolli delle società scientifiche che governano l’assistenza delle donne ammalate di cancro della mammella. Così come si dovranno completare le Breast Unit di Reggio di Calabria e di Cosenza».

«Domenica prossima, con la nostra presenza daremo forza alla “squadra” del dott. Francesco Abbonante – ha concluso – che sta cercando, non tra poche difficoltà, di porre fine alla vergognosa migrazione sanitaria per il tumore della mammella». (rcz)