Si è conclusa con successo, a Catanzaro, A farla amare comincia tu, la grande festa popolare che ha l’ambizione di diventare un appuntamento fisso per la comunità catanzarese. Una manifestazione ideata e diretta da Antonio Pascuzzo, promossa dall’amministrazione comunale di Catanzaro che ha animato il capoluogo dal 17 al 30 dicembre.
«Catanzaro ha bisogno di essere amata, accarezzata, con la dolcezza negli occhi e l’amore nello sguardo». Un messaggio di speranza per la città è stato consegnato ai catanzaresi sulla Terrazza del San Giovanni, da Enzo Colacino nelle vesti di Giangurgolo, la maschera che ormai da anni l’attore porta in giro per l’Italia. È stato questo l’incipit della Nakalaika, la processione notturna che ha chiuso il cartellone della manifestazione.
Nella serata del 30 dicembre, poi, migliaia di persone si sono radunate al San Giovanni e hanno seguito il percorso a tappe tracciato da Giangurgolo insieme alla Banda di Gimigliano. Una processione laica dalle atmosfere felliniane che ha abbracciato la città, nel cuore del suo centro storico fino a Villa Margherita, passando per il quartiere Case Arse e Sant’Angelo, dove ha avuto luogo l’intensa interpretazione dell’attore Mauro Lamanna che ha messo in scena lo spettacolo itinerante Canticu e Natala, con il progetto sonoro di Daniele Greco e la traduzione di Enzo Colacino. Il giovane artista, autore e regista catanzarese, dopo aver portato i suoi lavori in giro per il mondo è tornato nella sua città natale per dar corpo e voce ai suoi incubi di bambino, presentando una storia senza tempo in una versione inedita: il dialetto catanzarese, che ha letteralmente incantato il pubblico.
Il celebre Canto di Natale di Charles Dickens che racconta la storia di un uomo d’affari, Scrooge, avaro ed egoista, che finisce per far entrare dentro di sé il calore del Natale riscaldando la sua anima, è stato ridotto da Dacia Palmerino e tradotto in “Jermitu” da Colacino. La magia della Nakalaika è proseguita in percorso pieno di sorprese tra spettacoli di fuoco attraverso le strade e i vicoli della città, fino alla Chiesa del Rosario dove ha avuto luogo l’esibizione del coro di Amarte che ha intonato alcuni brani che celebrano lo spirito del Natale con le incursioni musicali di Antonio Pascuzzo e della Banda di Gimigliano che, dopo l’esibizione, hanno guidato i tantissimi intervenuti verso la grande chiusura in Villa Margherita. Qui il cantante catanzarese Emanuele Aceto, in arte Eman, accompagnato alla chitarra da Daniele Greco, ha chiuso la festa. (rcz)