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CATANZARO – Il 18esimo “Memorial Giovanni Barone”

Questa sera, a Catanzaro, nella Terrazza Saliceti del Lungomare, il 18esimo Memorial “Giovanni Barone”, organizzato e condotto da Emilio Barone nel ricordo del figlio, Giovanni, che perse la vita 18 anni fa nella Galleria di Copanello, vicino Catanzaro.

A partire da Giovanni, però, la serata sarà come sempre dedicata al doveroso ricordo delle Vittime della strada e ad un’azione forte e incisiva per la promozione della sicurezza stradale.

Come ogni anno Emilio Barone sarà affiancato in primis dalle figlie Corinne ed Annalisa, dalla compagna Barbara Ferraina, dal Sindacato di Polizia Fsp e da Valentina Vono.

Una serata all’insegna del ricordo, della sensibilità, della prevenzione ma anche della musica. Con la musica gli organizzatori del Memorial Barone vogliono rivolgersi alle nuove generazioni per lanciare messaggi di prevenzione, con un linguaggio a loro convenzionale, per far capire il valore della vita che non va dimenticato ogni qualvolta ci si mette alla guida di un mezzo. Special guest della serata saranno Anna Guerra, Dasco Rotundo Scorza, Emilio Barone Band Project.

Non mancheranno gli interventi istituzionali come “pillole di riflessione” ad iniziare dai vertici della Questura di Catanzaro, il Questore Mario Finocchiaro ed il vicequestore Vicario Aurelio Montaruli, il dirigente della Sezione della Polizia Stradale, il dottor Francesco Mazza, il segretario nazionale del Sindacato di Polizia Fsp, Giuseppe Brugnano.

«Continuiamo ad essere al fianco dell’amico Emilio Barone in questa importante manifestazione, soprattutto quest’anno in un giorno in cui il “nostro” Giovanni avrebbe compiuto il quarantesimo compleanno» ha dichiarato Franco Maccari, vicepresidente Nazionale dell’Fsp, che quest’anno, contrariamente agli altri anni, non potrà essere alla manifestazione ma che ci ha tenuto a far arrivare un messaggio per l’iniziativa -.

«Un tema, quello della sicurezza stradale  – ha aggiunto Maccari – quanto mai attuale, specialmente nei periodi estivi ma non solo e che riguarda soprattutto i nostri giovani. A loro e non solo si rivolge il nostro pensiero e la nostra azione, perché il lavoro che facciamo ci mette di fronte a troppe brutture che con una buona educazione stradale potrebbero essere evitate». (rcz)