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CATANZARO – Nicola Piovani e l’omaggio a Fellini con il suo “La musica è pericolosa”

Parole e musica si sono alternate nello spettacoloLa musica è pericolosa di Nicola Piovani, svoltosi al Teatro Comunale di Catanzaro nell’ambito della stagione teatrale 2019/2020 di AMA Calabria, direzione artistica di Francescantonio Pollice

Il maestro in apertura ha spiegato che il titolo vuole essere un omaggio a Federico Fellini che riconosceva una propria fragilità nei confronti della musica. «Io posso ascoltare musica solo se lavoro» affermava il regista che durante le sedute del cinema approfittava della libertà per ascoltare musica.

«La durata delle sedute dipende dal carattere del regista» ha spiegato Piovani raccontando come Fellini si innamorò di un motivetto malinconico già edito in un suo spettacolo, poi usato nel film Intervista. Durante le esibizioni sullo schermo scorrevano i titoli dei film per i quali erano state composte le colonne sonore da Speriamo che sia femmina a Il marchese del grillo.

L’artista ha parlato col pubblico di emozioni e di batticuore provocato dalla musica, simili a un innamoramento adolescenziale, rammentando che il contatto con la bellezza fa soffrire e che a volte si preferisce una vita serena ma in fondo vale la pena vivere per la pericolosità della musica perché senza si cade nella premorienza. 

A seguire sono stati eseguiti brani di Chopin e Debussy ed è stato a questo punto che Nicola Piovani ha ricordato una delle sue più belle soddisfazioni: ascoltare a Piazza Santacroce a Firenze Roberto Benigni recitare Dante.  Da qui un salto nella mitologia greca rievocando Orfeo e la sua testa mozzata, le Sirene e il loro canto ammaliatore, gli argonauti e poi continuare con “Partenope”, un dittico dedicato alla mitologia, e La danza dei sette veli.

Un’ora e quaranta di palcoscenico conclusasi con tre grandi canzoni Storia di un impiegato di Fabrizio De Andrè, Quanto t’ho amato di Cerami, Benigni, Piovani e Caminito cantata da Marcello Mastroianni nel film De eso non se habla.

A grande richiesta dopo La vita è bella il Maestro ha eseguito un bis e presentato gli altri musicisti

Marina Cesari (sax/clarinetto), Pasquale Filastò (violoncello/chitarra),  Ivan Gambini (batteria/percussioni), Marco Loddo (contrabbasso)  Rossano Baldini (tastiere).

Applausi scroscianti e la voglia di restare ancora ad ascoltare questa musica pericolosa perché forse è più pericoloso farne a meno. Il prossimo appuntamento della stagione è fissato per il 21 dicembre ore 21.00 con Russian Dances, il balletto accademico statale russo. (Daniela Rabia)