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Piccoli

CATANZARO – Omaggio all’attore Michel Piccoli con la proiezione de “L’inviata”

Un evento per ricordare l’attore Michel Piccoli, icona del cinema francese con la proiezione –  nell’arco della stagione estiva, compatibilmente con le disposizioni governative – de L’inviata, film del 1970 con Piccoli e diretto da Vittorio De Seta, regista particolarmente legato alla Calabria.

L’iniziativa è stata voluta dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Catanzaro in collaborazione con la Cineteca della Calabria e la Casa del Cinema di Catanzaro a seguito della recente scomparsa dell’artista.

«Con Michel Piccoli scompare un pezzo di storia del cinema europeo, non solo francese – commentano i promotori dell’iniziativa–. Nella sua lunga carriera ha recitato per tutti i grandi registi francesi del suo tempo, da Renoir, a Buñuel e Godard, illuminando le scene anche a teatro. Amico intimo del filosofo Jean Paul Sartre è stato un grande artista ma anche un uomo colto e impegnato, senza grottesche sovraesposizioni. Attore molto amato dai registi italiani come Marco Ferreri, Elio Petri, Nanni Moretti e anche Vittorio de Seta nella sua esperienza produttiva d’oltralpe. A seguito di “Un uomo a metà”, Vittorio de Seta, in Francia, anche grazie all’amico Jacques Perrin, attore di nota fama, diresse questo film intimista, “L’invitata” con appunto Michel Piccoli e Joanna Shimkus. All’epoca, Michel Piccoli era all’apice della sua carriera d’attore perché in quell’anno verrà diretto anche da Marco Ferreri in “Dillinger è morto”, considerata non a caso una delle sue più alte interpretazioni. Giudicato da molti come un De Seta da riscoprire, il film vinse il Premio OCIC (Organizzazione Cattolica Internazionale per il Cinema e gli Audiovisivi) nel 1970».

«Molti anni dopo – proseguono – al Festival di La Rochelle in Francia, Piccoli e De Seta si incontreranno nuovamente dopo una trentina d’anni, ricordando questa esperienza comune tra i due che aveva fatto nascere una lunga amicizia. La proiezione del film potrà essere certamente una possibilità di omaggiare l’artista e di focalizzarsi sul rapporto che il nostro territorio e i nostri artisti hanno saputo costruire nel tempo con il cinema italiano e internazionale». (rcz)