E’ stato inaugurato il 3 luglio il primo Centro Polifunzionale per l’Autismo, un sogno inseguito da tempo da Fondazione Città Solidale, ormai attiva sul territorio da anni nel campo della disabilità, ma che ha sentito, fin da subito, il bisogno di specializzarsi per un disturbo così complesso ed in aumento dal punto di vista diagnostico.
Il Centro è uno dei servizi previsti dal progetto A.b.c. Autismo e bisogni complessi, presentato ed approvato dal Comune di Catanzaro con Fondi Regionali, ma che copre un ambito molto più vasto. Saranno infatti coinvolti anche i territori che ricadono nei Comuni di Soverato, Lamezia Terme e Soveria Mannelli a beneficiare di Hub con professionisti, mentre nella sede di Catanzaro, messa a disposizione da Fondazione Betania e Karol Betania, partner di progetto, sarà attivo il Centro Polifunzionale, aperto dal lunedì al sabato dalle 9.00 alle 15.00. Risposte tutte pensate e messe in campo per giovani adulti con Autismo e per le loro famiglie, per 12 mesi, ma che si auspica possa diventare un riferimento stabile.
A.b.c. è il centro di un sistema integrato e inter-istituzionale che si pone come obiettivo quello di favorire la crescita personale, le autonomie e l’inclusione sociale di giovani e adulti con disturbo dello spettro autistico e altre disabilità con bisogni complessi e il supporto alle famiglie, anche attraverso l’attivazione di reti e collaborazioni con enti pubblici, soggetti privati e del privato sociale del territorio, che favoriscano la crescita di una nuova cultura dei diritti per la persona con autismo.
Inaugurato alla presenza delle diverse associazioni ma soprattutto delle Istituzioni, il Sindaco Nicola Fiorita, l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Catanzaro Bonaventura Lazzaro, il Vicesindaco Giuseppina Iemma e il Presidente del Consiglio Comunale Gianmichele Bosco, la dott.ssa Lorena Silipo in rappresentanza del Servizio di Npi di Catanzaro, ha preso avvio tra l’emozione e il ricordo del giovane ragazzo Saverio Corasiniti, deceduto nel rogo della propria abitazione insieme ai suoi fratelli. A lui è stato intitolato il Centro, alla presenza dei genitori e dei familiari, ad un ragazzo con Autismo che è prematuramente scomparso e che sicuramente sarebbe stato orgoglioso di vedere la sua Città pronta a dare risposte a tanti ragazzi come lui. Dopo il taglio del nastro e l’ingresso nella struttura, le parole di Padre Piero Puglisi danno senso ad un servizio tanto sognato e fortemente voluto.
È stato il Presidente di Città Solidale a descrivere il progetto, a raccontare delle realtà coinvolte e dei territori che ospiteranno le varie azioni, a presentare l’equipe e a valorizzare il partnariato con la Fondazione Betania e la Karol Betania, che ha messo a disposizione non solo i locali ma anche la propria esperienza nel settore. A valorizzare il progetto e quanto significa per il territorio e per le famiglie anche le altre autorità presenti, che hanno dato seguito al bellissimo momento di preghiera e alla riflessione di Sua Eccellenza Monsignor Maniago, Arcivescovo, il quale, riprendendo la Seconda Lettera ai Corinzi, ha raccontato di un Dio Consolatore, che lenisce le sofferenze di chi confida in Lui.
Subito dopo la cerimonia di benedizione, gli ospiti hanno vistato la struttura e in un clima di convivilaità hanno potuto scambiare idee e proposte per questo nuovo fiore che è nato ma che, come auspicato da Padre Piero Puglisi, possa essere solo l’inizo di una nuova primavera per la Città e per le persone fragili che la vivono. (rcz)