Domani pomeriggio, a Catanzaro, alle 17.30, alla Casa delle Culture del Palazzo della Provincia, si presenta il libro Pregiudizio di Stato – Quell’Italia a sovranità limitata. Il caso Oliverio di Adriana Toman.
Si parte con i saluti del sindaco, Nicola Fiorita. Modera la giornalista Ida Dominijanni. Intervengono Ilario Ammendolia, scrittore e giornalista, Michele Drosi, scrittore, Marcello Furriolo, giornalista, Domenico Bilotti, docente di Diritto all’Università Magna Graecia di Catanzaro e Francesco Iacopino, presidente della Camera Penale di Catanzaro. Sarà presente l’autrice.
Il libro è edito da Città del Sole Edizioni.
Oliverio era talmente preso da quel suo progetto che trascurò tutto un mondo che sull’emergenza, ha incardinato il senso della propria vita. Un sistema che lo stava osservando attraverso una lente d’ingrandimento. Lo monitorava livido di rabbia. Ne tracciava ogni spostamento, ne ascoltava ogni conversazione, nell’attesa che prima o poi “uno che deve gestire nove miliardi di euro” facesse un passo falso, per averlo finalmente tra le mani per poter sgretolare tutti quei progetti, quelle visioni, per trascinare nella fogna tutte quelle speranze di cui lui era il catalizzatore.
“Perché è là che la Calabria deve stare e tu non puoi permetterti di venire e triarla fuori dal pozzo nero dove io voglio che rimanga”.
La segregazione applicata alla Calabria ha gravi ricadute sul mancato sviluppo economico, sociale, sullo stato della Sanità, che viene artatamente mantenuta in condizioni da Terzo Mondo. Lo stato di emergenza apre praterie dove malagiustizia e malasanità camminano insieme. Il commissariamento dei Comuni, il sequestro di prevenzione delle aziende, l’abuso e l’uso distorto delle intercettazioni spalancano business che grazie al mantenimento del Pregiudizio di Stato verso la Calabria non trova argine.
La segregazione applicata alla Calabria ha gravi ricadute sul mancato sviluppo economico, sociale, sullo stato della Sanità, che viene artatamente mantenuta in condizioni da Terzo Mondo. Lo stato di emergenza apre praterie dove malagiustizia e malasanità camminano insieme. Il commissariamento dei Comuni, il sequestro di prevenzione delle aziende, l’abuso e l’uso distorto delle intercettazioni spalancano business che grazie al mantenimento del Pregiudizio di Stato verso la Calabria non trova argine.
Il caso di Mario Oliverio descrive come attraverso la malagiustizia il sistema d’interessi che controlla il Paese abbia frenato la spinta di autonomia della regione più povera d’Italia che finalmente aveva smesso di restituire i fondi europei al mittente. Il silenzio del PD conferma che così è stato. (rcz)